Dopo quasi un mese di ricerche senza sosta, ieri mattina un corpo senza vita è riaffiorato dalle acque del fiume Adda. A segnalarlo sono stati due pescatori, che hanno individuato il corpo circa 500 metri dopo il ponte di località San Pietro, il territorio comunale di Berbenno, in bassa Valtellina. Sono stati subito allertati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio e le forze dell’ordine per le operazioni di recupero. Oggi è previsto il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari, ma non ci sono praticamente più dubbi sull’identità della salma recuperata: si tratta di Hafsa Ben Daoud, la 15enne travolta dalla corrente il 1° settembre. In questi 20 giorni, non è passato un solo giorno senza che il padre non si immergesse nel fiume per cercarla.
Il corpo è emerso all’altezza del bar-pasticceria Libera, luogo di ritrovo per i pescatori di zona. Nel momento della sparizione, Hafsa stava cercando di raggiungere una piccola spiaggia alla confluenza fra l’Adda e il torrente Mallero, che attraversa il capoluogo della Valtellina. La corrente l’aveva trascinata via e da quel momento si era persa ogni sua traccia. Ieri gli agenti della Volante di Sondrio sono accorsi sul luogo del ritrovamento, mentre i vigili del fuoco con dei canotti hanno provveduto al recupero della salma. Successivamente, la questura ha organizzato il trasferimento del cadavere in obitorio.