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Si profila un’intesa tra governo, Comuni e Regioni in tema di revisione sui giochi, in particolare per le slot. I dubbi degli enti locali su un testo predisposto dall’esecutivo a febbraio sono venuti meno nella Conferenza Unificata che è stata preceduta da un tavolo tecnico che si è svolto ieri. L’intesa definitiva dovrebbe arrivare in una Conferenza Straordinaria in calendario la prossima settimana. Tra le novità, al fine di prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico: la distanza minima delle rivendite tabacchi o sale gioco di 150 metri da scuole, luoghi di culto e SerT; l’interruzione del funzionamento per 6 ore al giorno; l’agevolazione di controlli amministrativi e di polizia; l’attenzione a elementi di rischio come ‘l’indice di presenza mafiosa’. Previsto infine anche obbligo dell’utilizzo della tessera sanitaria per l’attivazione di apparati on-line. Nei prossimi 3 anni si prevede il dimezzamento dei punti vendita abilitati, pari al momento a circa 98mila.

“Sono soddisfatto perché l’intesa molto probabilmente ci sarà la prossima settimana e questo è un grosso passo avanti, ma mi piace sottolineare il fatto che il governo sulla vicenda giochi abbia colto punti importanti che comuni e regioni avevano già da tempo segnalato. Tra questi la distanza dai luoghi sensibili e la facoltà da parte degli enti locali di interrompere l’attività delle cosiddette macchinette”. Così il sindaco di Bergamo e delegato Anci per il settore giochi, Giorgio Gori, ha commentato al termine della Conferenza Unificata di oggi l’andamento della trattativa con il governo sul riordino dei giochi.