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A Bergamo il numero di incidenti è cresciuto del 5,7%, in aumento anche quello dei feriti (6,3%) mentre i morti sono calati dell’11% (-6 vittime). 

Un dato è estremamente preoccupante: nel 2015 i morti sulle strade lombarde sono aumentati rispetto al 2014. Nonostante l’impegno delle istituzioni e il grande lavoro di sensibilizzazione delle associazioni impegnate sul territorio, lo scorso anno abbiamo pianto 478 vittime, contro le 448 dell’anno precedente. Non stiamo parlando di numeri o statistiche, ma di vite spezzate a causa soprattutto di comportamenti scorretti alla guida”. Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, presentando il dossier del Centro regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale con i dati sull’incidentalità stradale riferiti al 2015.

I COMPORTAMENTI SCORRETTI SI PAGANO – “Vanno bene i finanziamenti per le infrastrutture – ha continuato – e la Regione Lombardia ha stanziato 15 milioni di euro in tre anni per la sicurezza stradale, e le campagne informative, ma in ogni sede dobbiamo ribadire come l’utilizzo di uno smartphone alla guida, l’eccessiva velocità o qualsiasi disattenzione possono costare la vita”.

32.774 INCIDENTI STRADALI E 478 MORTI – Nel 2015, in Lombardia, si sono registrati 32.774 incidenti stradali con lesioni alle persone, che hanno causato 478 morti e 45.203 feriti. Ogni giorno, durante il 2015, si sono verificati in media 90 incidenti stradali con lesioni a persone; sono morte 1,2 persone e 125 sono rimaste ferite. Rispetto al 2014, gli incidenti e i feriti si riducono dell’1,2 per cento, mentre le vittime aumentano del 6,7 per cento. Nel 2015, così come nell’anno precedente, al calo degli incidenti non è corrisposta una proporzionale diminuzione delle vittime. Sono stati 198 i decessi tra conducenti e passeggeri di autovetture, seguono i motociclisti (107 morti), i pedoni (82), i ciclisti (50), gli occupanti di autocarri e motrici (17) e di ciclomotori (9)

LOMBARDIA REGIONE CON INDICE DI MORTALITÀ PIÙ BASSO – Nel confronto con le altre regioni italiane, la Lombardia, pur contando in valore assoluto il maggior numero di incidenti, morti e feriti, presenta l’indice di mortalità più basso dopo la Liguria e si colloca al terzultimo posto per tasso di mortalità (47,8 morti ogni milione di abitanti).

NELLA BERGAMASCA – A Bergamo e provincia sono stati 2.929 gli incidenti con lesioni a persone, 8 al giorno di media. Hanno provocato la morte di 49 persone e il ferimento di altre 4.139. Rispetto al 2014, il numero di incidenti stradali è cresciuto del 5,7 per cento, quello dei feriti del 6,3 mentre i morti sono calati dell’11 (-6 vittime). Nel confronto Provincia/Regione per entrambi gli indicatori (indici di mortalità e di lesività) la provincia di Bergamo segue l’andamento regionale.