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Sono partiti i lavori per la realizzazione della pista ciclo pedonale che collegherà il Pascolo dei Tedeschi (tra il Comune di Valbrembo e Mozzo) alla località “Castello” (nel Comune di Mozzo), quasi un chilometro e mezzo (1,3 km) di tracciato. Si tratta del terzo lotto di un articolato progetto promosso e sostenuto dal Parco dei Colli di Bergamo, per connettere il territorio in un percorso fruibile ai cittadini e dall’alto valore paesistico.

“E’ un altro tassello nel percorso ciclopedonale del Parco dei Colli – afferma Oscar Locatelli, presidente del Parco dei Colli di Bergamo -.Speriamo che presto sia possibile collegare completamente i due ex Monasteri, di Valmarina e Astino. Quest’opera si distingue ulteriormente dalle precedenti perché attraversa un tratto particolarmente suggestivo dei nostri colli. La sua realizzazione ha quindi richiesto una maggiore cura e attenzione, utilizzando tecniche ancor più rispettose dell’ambiente e che allargheranno la platea dei fruitori. Si conferma così la vocazione delle nostre piste ciclopedonali, rivolte non solo agli sportivi, ma anche ai bambini, anziani, genitori con bambini e, con l’abbattimento delle barriere architettoniche previste dal progetto, anche ai diversamente abili”.

I lavori, pari a 250 mila euro, sono stati assegnati all’impresa “I.l.e.t”, progettati dall’architetto Marco Paramatti. Dureranno circa tre mesi, anche se molto dipenderà dal meteo e dalle temperature, adeguate per la stesura della pavimentazione. La particolarità del nuovo tracciato, che si innesta dove si interrompe il secondo lotto (realizzato tra 2015 e 2016 dal Parco), è la pavimentazione, ambientalmente compatibile, drenante e con ridotti costi di manutenzione. E percorribile anche dai diversamente abili: garantirà infatti il totale abbattimento delle  barriere  architettoniche in ogni condizione atmosferica o umidità del fondo. La pavimentazione sarà di color grigio chiaro e garantirà un  buon  inserimento  dal  punto  di  vista paesaggistico. Inoltre le caratteristiche drenanti preverranno la formazione di pozze o veli d’acqua in caso di pioggia, migliorando la percorribilità del percorso anche in periodi piovosi.

Il terzo lotto ha anche il  pregio di affrontare il problema di controllo delle acque provenienti  dalla collina di Gobbi e di recuperare due antiche strade quasi rimboschite. Lo sviluppo di questo nuovo tratto offre infine una straordinaria vista panoramica su tutta la piana sottostante, fino ai primi rilievi prealpini della valle Brembana e Imagna: dall’arrivo sul colle dei Gobbi, oltre le colline di  Pontida la vista spazierà sino all’arco alpino piemontese.