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Sedime ferroviario, polemiche sulla vendita e parte la petizione «Ma è impercorribile anche a piedi»

Continuano sul web le polemiche legate alla vendita, prima del comune di San Pellegrino Terme e poi del comune di Zogno, di alcuni tratti dell’ex sedime ferroviario, quello su cui fino agli anni ’60 transitava l’ex Ferrovia della Valle Brembana. Ed è di pochi giorni fa il lancio di una petizione online pubblicata su Change.org da parte dell’Associazione Ferrovie Valli Bergamasche da sempre impegnata in un lavoro di recupero storico culturale relativo all’argomento. La petizione ha finora raccolto oltre 600 firme online.

«La scelta di vendere 1 chilometro di sedime ferroviario significa privare la nostra valle di un pezzo di storia e di sviluppo importante. Tuteliamo e salvaguardiamo il sedime della ex ferrovia  affinché in futuro non vengano più fatte scelte come queste», è il testo riportato online nella pagina dedicata alla raccolta firme. Sull’argomento era intervenuto nei giorni scorsi, all’indomani della manifestazione “pro viabilità” a San Pellegrino Terme, anche l’ex assessore provinciale Felice Sonzogni. Qui è possibile leggere l’articolo integrale.

Ancora una volta, arriva la risposta del comune di Zogno, che tramite l’assessore e vicesindaco Giampaolo Pesenti, tiene a sottolineare e ribadire quanto già affermato nei giorni precedenti, ossia che quanto affermato «non corrisponde alla realtà della situazione in essere». Qui è possibile leggere il vecchio articolo a riguardo.

«La vendita di 1 chilometro di sedime ferroviario non preclude il futuro sviluppo della tranvia in Valle Brembana – sottolinea ancora una volta Pesenti –. Notizie come questa potrebbero veramente compromettere un futuro sviluppo della stessa e della Valle. Mi dispiace constatare – aggiunge poi -, che nessuno delle persone che continua a perorare questa visione distorta non si sia fatto due passi sulla ex ferrovia di Valle, si sarebbe accorto dell’impossibilità di far passare una tranvia su buona parte di quel ex sedime ferroviario, su quel “famoso” chilometro non riuscireste neppure a camminarci. Buona parte di quel tracciato è gia’ di fatto compromesso per l’erosione del fiume».

Il Comune di Zogno già nel 2011 ha recepito nel suo PGT una modifica del tracciato che sposta sulla sponda opposta il tracciato mediante un ponte. La nuova soluzione che sta studiando San Pellegrino spa migliora anche la situazione precedente e rende la realizzazione della tranvia fattibile e meno pericolosa senza aggravio di oneri ulteriori per l’eventuale o spostamento come gia’ spiegato anche recentemente a mezzo stampa da San Pellegrino Spa. «Il progetto, che si sviluppa su un tratto dell’ex sedime ferroviario – spiega la Sanpellegrino – prende in considerazione anche la futura realizzazione della Teb. Sanpellegrino, oltre a garantire il passaggio di una futura tranvia, in ottemperanza ai vincoli legati all’acquisto del terreno, ha anche presentato una proposta tecnica per migliorare alcuni aspetti di occupazione del tracciato della Teb, relativi alla fascia di esondazione del Brembo». 

«Per questo – conclude l’assessore Pesenti -, abbiamo anche noi lanciato qualche giorno fa una petizione: Sosteniamo il progetto San Pellegrino, consente passaggio tranvia e sviluppo della Valle. Sosteniamo una operazione di rilancio e di sviluppo della Valle Brembana fatta da una azienda privata che ci mette piu’ di 90 milioni di euro e che non danneggia nessun futuro passaggio della tranvia anzi la agevola. Il vincolo tranviario rimane e rimarrà sulla parte di progetto fattibile e condiviso con TEB. Lavoriamo tutti insieme per lo sviluppo della nostra Valle nel rispetto sia di chi si impegna in progetti privati ad ampio respiro, sia del rispetto della collettività quale è la futura Tranvia della Valle».

 

FOTO VALBREMBANAWEB.COM


 

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