Entro poche settimane, su decisione dell’ASST di Franciacorta, il Servizio di Oncologia dell’Ospedale di Iseo verrà definitivamente chiuso e di conseguenza spostato all’interno dell’Ospedale di Chiari.
I sindaci del territorio, non meno di un mese fa, erano stati chiamati ad opporsi direttamente da un gruppo di pazienti, che hanno raccolto centinaia di firme per evitare lo spostamento.
Questa mattina, i primi cittadini di Iseo, Zone, Paratico, Montisola, Passirano e Paderno hanno emesso un comunicato stampa congiunto sulla questione. “I Sindaci esprimono la propria contrarietà rispetto alle modalità con le quali si è giunti a tale indicazione – si legge nel comunicato – fatta salva la indiscutibile prerogativa dei sanitari sulle scelte che attengono alla salute dei pazienti i sottoscritti Sindaci non possono non farsi carico delle legittime necessità delle Comunità che rappresentano. In questo caso il servizio oncologico, che viene svolto a Iseo da molti anni, poteva continuare ad essere garantito anche con cadenza diversa assicurando tutti i requisiti di sicurezza che negli anni trascorsi sono evidentemente stati rispettati, visto che nessuno ne ha mai ipotizzato la cancellazione. La decisione di interromperlo in modo repentino, nonostante la disponibilità inizialmente manifestata dal Direttore Generale, produrrà forti disagi a persone che già versano in stato di fragilità a causa della malattia in corso. Si sarebbe potuta ipotizzare una diversa modulazione che consentisse a tutto il vasto territorio del Sebino, della Franciacorta e della Bassa Bresciana Occidentale di poter usufruire di un servizio articolato in più plessi. Stupisce in particolare la determinata opposizione al mantenimento del presidio a Iseo espressa da quei sanitari che hanno sin qui avuto la responsabilità del servizio di Oncologia”.
I sindaci ora attendono che sia fatta chiarezza sulla promessa di potenziamento del nosocomio sebino, assicurata dal Direttore Generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale.