L’ex deputato Giuseppe Romele di Pisogne è stato ascoltato in Procura a Brescia come persona informata sui fatti per essere stato intimo di due donne indagate nell’inchiesta sul concorso pubblico, per il ruolo di comandante della Polizia locale di Bagnolo Mella, ma pilotato secondo gli inquirenti.
Giuseppe Romele, ex parlamentare di Forza Italia ora esponente di Fratelli d’Italia, ha risposto alle domande del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani e ha confermato gli ottimi rapporti con Cristina Almici, sindaca di Bagnolo Mella e Basma Bouzid, l’agente che aveva vinto il concorso poi congelato dopo l’inchiesta nella quale vengono contestati a vario titolo i reati di falso, abuso d’ufficio e corruzione. Romele ha confermare che le due donne si conoscevano già prima del concorso e ha spiegato di essersi mosso, fino ad arrivare direttamente al Ministero dell’Istruzione, per capire ad indagine già aperta, se e come poteva essere risolta la questione del titolo di studio di Basma Bouzid, non idoneo per poter ambire al ruolo di comandante di Polizia locale. Oltre alle due donne nel registro degli indagati ci sono anche il funzionario pubblico responsabile del Comune di Bagnolo e i componenti della commissione che avrebbero fatto passare per corrette alcune risposte errate. In attesa che la procura chiuda le indagini, al caso si aggiunge un nuovo capitolo. La vincitrice del concorso poi bloccato ha intentato una causa di lavoro nei confronti del Comune di Bagnolo, che non si è costituito in giudizio. Allo stato dei fatti nessun reato viene contestato all’ex deputato.