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Rom in cella per estorsione ai danni di un bergamasco

Un 41 enne ex imprenditore bergamasco di Trescore non è riuscito a saldare per tempo un debito contratto con un rom conosciuto tramite un amico: così gli interessi sono saliti fino ad arrivare a qualcosa come 25 mila euro, vale adire al tasso del 1.250%. Con i Carabimnieri viene poreparato un appuntamento-tranello dove il rom viene colto in flagranza e arrestato.

Il fatto si configura come una vera e propria un’estorsione, aggravata dalle minacce di morte nei confronti suoi e dei suoi familiari. Da settembre aveva comunque restituito una cifra ben superiore ai duemila euro inizialmente ottenuti in prestito: con rate di 500 euro per volta, era arrivato a circa 11 mila euro. Lunedì 8 gennaio, di fronte all’ennesima richiesta di denaro e ad altre minacce, il bergamasco si è deciso a rivolgersi ai carabinieri. Quando però i militari gli hanno chiesto di rivelare l’identità del suo estorsore, ha ammesso di non sapere il nome, ma ne conosceva solo il soprannome, grazie al quale i Carabinieri della Compagnia di Bergamo sono riusciti a risalire alla vera identità dell’estorsore, il cui soprannome era noto agli uomini dell’Arma. A questo punto con gli uomini dell’Arma è stato organizzato un appuntamento-tranello al quale si è presentato il rom di 43 anni, domiciliato al campo nomadi di Trescore. Le manette sono scattate nel tardo pomeriggio di martedì 9 gennaio, non appena il rom ha ricevuto la somma di 500 euro dall’ex imprenditore, durante un incontro al quale hanno assistito, a distanza, i carabinieri e organizzato in piazzale Marconi.

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