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Ritratti di donne normali straordinarie: Silvia Schiavini

La giacca gialla di Silvia riflette tutta la sua solarità. È entrata nel mondo dell’imprenditoria sorridendo, e ogni giorno cerca di mettere il cuore in tutto ciò che fa.

Da giovanissima inizia a lavorare per Sky Italia, un’esperienza che la forma e la fa crescere, insegnandole a fare sinergia con i colleghi. Il suo lavoro le piace molto, i suoi superiori le chiedono più volte se sia sicura quando decide di lasciarlo per affiancare la sorella nella gestione di un bar sul Lago d’Iseo. Silvia è sicurissima e si butta nelle nuove avventure con coraggio. Qualche anno dopo i primi caffè apre un albergo a Darfo, il Capo Horn. Il settore dell’albergazione le piace, ma, nonostante ciò, dopo vari anni cede la struttura ad altri.

Nel 2014, Silvia si affaccia per la prima volta all’associazione GOT, Gruppo Operatori Turistici – Valle Camonica, Lago d’Iseo e Franciacorta. Qualche anno dopo ne diventa presidente, non senza difficoltà. Ricoprire ruoli di potere non è mai facile, se sei donna ancora meno. «Il mio essere solare e gentile spesso non mi ha avvantaggiata, anzi. Gli altri credevano di potermi mettere i piedi in testa solo perché ero cordiale, ma era proprio in quei momenti lì che tiravo fuori il carattere».

A Silvia il telefono squilla ripetutamente, ha mille impegni e progetti che porta avanti sorridendo. Nell’immediato c’è una statua di Pantani a Montecampione,  che verrà alla luce nelle prossime settimane. Dopo il grande lavoro di progettazione e realizzazione, Silvia tirerà un sospiro di sollievo nel momento in cui verrà tagliato il nastro.

Tutto ciò che Silvia fa, è dovuto al suo amore incondizionato per il territorio. Crede in questa Valle, nel suo saliscendi di colli e borghi, di torrenti e laghi e vorrebbe che quante più persone potessero apprezzare la meraviglia che vede quotidianamente. Nel mirino della sua attività, però, non c’è solo la Valle Camonica, ma anche il Sebino e la Franciacorta. Una visione del territorio che più globale e diversificata di così non si può: dalle piste da sci di Ponte di Legno ai vigneti, Silvia non lascia fuori nulla. Per realizzare tanti progetti, è necessaria tanta energia e Silvia sente di potercela fare anche grazie al sostegno che trova tra le mura domestiche, un porto sicuro e al tempo stesso trampolino di lancio.

Per Silvia, però, il progetto migliore è quello che ha costruito privatamente: il suo matrimonio e la sua bambina.

Maria Ducoli

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