Il sindaco di Berzo Demo Giovan Battista Bernardi è stato raggiunto nei giorni da un avviso di garanzia e sarà chiamato a rispondere dell’accusa di calunnia mossa dal Pm Ambrogio Cassiani.
L’indagine è scattata proprio su impulso del sindaco stesso che nel 2017 aveva querelato un giornale, un giornalista e un cittadino, per aver riportato la notizia che il Sindaco con la propria azienda personale forniva i materiali allo stesso Comune di cui era Sindaco e all’Unione dei Comuni della Valsaviore della quale Berzo Demo faceva parte. Il querelante è diventato però l’accusato e le persone querelate sono diventate la parte offesa perché il Pm dopo aver assunto le dovute fonti di prova, ha richiesto il rinvio a giudizio del Sindaco perché, depositando una querela presso la Procura, pur sapendo che gli accusati erano innocenti commetteva il delitto di calunnia. Per tale reato è prevista la reclusione da due a sei anni. Il sindaco si difenderà in tribunale e nel frattempo sarà sottoposto all’esame del voto da parte dei cittadini. In campo alle elezioni c’è solo la lista del sindaco uscente e se non raggiungerà il quorum il Comune verrà commissariato.