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Riceviamo e pubblichiamo

Il 22 ottobre i lombardi saranno chiamati a votare il referendum a favore dell’autonomia della nostra Regione. Come ben sai i nostri Comuni hanno subito dal governo centrale continui tagli, tanto da arrivare, negli ultimi anni, a una riduzione addirittura dell’80% sui trasferimenti da Roma.

A questo si aggiungono i tagli alla Regione Lombardia (oltre 2 miliardi di euro dal 2012) che hanno costretto tutti gli Enti locali a pesanti riduzioni nei servizi offerti ai cittadini. Per contro, Roma ogni anno preleva ai lombardi 54 miliardi di euro che vengono distribuiti, o meglio il più delle volte sprecati, per coprire i disavanzi di diverse regioni.

Va poi sottolineato che i lombardi, con 11.836 euro pro capite, sono i cittadini più tartassati d’Italia, rispetto a una media nazionale di 8.824 euro (tra le regioni dove si paga meno, la Campania con 6.041 euro, la Calabria con 5.918 e la Sicilia con 5.598). Delle tasse pagate, ben l’83,1% (€ 9.46) sono imposte statali, mentre agli Enti locali resta solo il 16,9%, di cui il 10,3% alla Regione (€ 1.171) e un misero 6,6% a Comuni e Province (€ 751). Ad aggravare ulteriormente la disparità tra le varie Regioni italiane, va aggiunto il dato che vede la Lombardia all’ultimo posto, con 2.265 euro per abitante (media nazionale 3.600 euro), nei trasferimenti pro capite da Roma.

A fronte di questa desolante situazione, il referendum consultivo del 22 ottobre rappresenta un appuntamento fondamentale per dare un segnale chiaro di equità e un’occasione unica per cercare di rilanciare il nostro territorio potendo garantire, con le risorse che la Lombardia potrebbe trattenere, più servizi ai nostri cittadini pagando addirittura meno tasse. Ciò farebbe da volano anche alle imprese con il conseguente aumento dell’occupazione. Il tutto non a discapito delle altre Regioni, ma a vantaggio, perché il futuro di un territorio non può certo basarsi sull’assistenzialismo e lo spreco. Inoltre la Lombardia, così come il Veneto, è il locomotore d’Italia e se si dovesse fermare, anche i vagoni, le altre Regioni, resterebbero inerti.

In questa consultazione referendaria i sindaci lombardi, tutti i sindaci al di là della loro appartenenza politica, hanno un ruolo fondamentale: per questo Ti chiediamo di sostenere il Comitato APARTITICO del SI al Referendum per la Lombardia Autonoma. Basta una semplice mail di risposta alla presente lettera. 


Un’adesione, un SI per il futuro della nostra gente e dei nostri Comuni.

Alessandro Colletta (sindaco Orio al Serio)

Claudio Sessa (sindaco Torre Boldone)

Simona Pergreffi (sindaco Azzano San Paolo)

Diego Bertocchi (sindaco Selvino)

Vittorio Milesi (sindaco San Pellegrino Terme)

Vincenzo Trapattoni (sindaco Barbata)

Enea Bagini (sindaco Ciserano)

Raffaele Moriggi (sindaco Pagazzano)

Gianfranco Gafforelli (sindaco Calcinate)

Mario Doneda (sindaco Brembate)

Mauro Faccà (sindaco Casirate)

Danilo Cominelli (sindaco Parre)

Fausto Dolci (sindaco Costa Serina)

Roberto Facchinetti (pres Com Mont. V. Imagna)

 

Scrivi a: comitato.lombardia.autonoma.bg@gmail.com