Ieri, domenica 6 settembre, i volontari dei Vigili del Fuoco di Lovere hanno raccolto una richiesta di intervento dalla centrale dell’Areu per recuerare quel che sembrava essere una carcassa di cervo galleggiante nelle acque del Sebino. La testa dell’animale emergeva dalla superficie nella zona del Bogn, località di Riva di Solto, dove alcuni curiosi a bordo delle proprie barche si sono avvicinati constatando che non si trattava di una carcassa intera, ma soltanto della testa, a cui era stato tagliato il palco delle corna, ma a cui era rimasto attaccato il mantello.
Non si capisce come un ungulato di simili dimensioni sia finito nel lago in quelle condizioni ma è ipotizzabile che possa trattarsi di qualche bracconiere che, dopo averlo abbattuto e staccatogli le corna, lo abbia spolpato ricavandone carne commestibile, disfacendosi in ultima battuta di quel che restava dell’animale. Per recuperare la carcassa ci è voluta circa un’ora. Quel che restava del cervo è stato tirato a riva con un gommone e consegnato per essere correttamente smaltito.