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Carabinieri bagnolo

Racconta ai Carabinieri le violenze del figlio che viene arrestato

Venerdì 11 ottobre una vedova di 68 anni si è recata dai carabinieri di Calusco d’Adda e ha raccontato, senza sporgere denuncia, di insulti e minacce da parte del figlio 38enne con problemi di alcol, che talvolta la picchiava e rompeva qualsiasi cosa trovava in casa. I militari hanno deciso di intervenire, essendo un reato perseguibile d’ufficio, ossia anche senza una denuncia.

I Carabinieri si sono rivolti al magistrato di turno, Emanuele Marchisio, che ha avviato una serie di accertamenti sull’uomo, senza fissa dimora, che da qualche settimana era uscito dal carcere dopo che era stato indagato per un’altra vicenda simile. Questa volta a essere picchiata sarebbe stata la sua compagna, con una figlia piccola, anche lei a sua volta spesso oggetto di maltrattamenti, secondo il racconto della convivente. Una volta fuori di cella, all’uomo era stato imposto il divieto di avvicinamento alla casa della compagna. La mamma gli aveva così proposto di tornare nell’abitazione in cui era cresciuto. Voleva aiutarlo a rifarsi una vita, ma lui ha iniziato a maltrattare pure lei. Spintoni, percosse e le urla della donna impaurita che in un paio di occasioni avevano attirato l’attenzione dei vicini, i quali avevano chiesto l’intervento degli stessi carabinieri di Calusco. Il pm Marchisio ha così chiesto e ottenuto da giudice per le indagini preliminari Ciro Iacomino un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Lunedì 14 ottobre i militari l’hanno prelevato dall’appartamento della madre e condotto nel penitenziario di via Gleno a Bergamo.

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