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Masso auto Valle di Scalve

Proteste per la viabilità scalvina

Dopo la frana di sassi, anche di notevoli dimensioni, che si era riversata martedì 21 agosto nel pomeriggio sulla Via Mala, quando un masso aveva colpito una vettura, i sindaci scalvini si stanno organizzando anche se negli ultimi anni le risposte alle loro numerose lettere di segnalazione dei problemi viari sono state quasi lettera morta.

L’ultimo episodio, preoccupante e grave, riguarda appunto il rischio che hanno corso due sorelle della Val di Scalve, che viaggiavano su un’Audi, dirette a Boario Terme: sulla lor auto è piombato un masso e solo per fortuna, oltre ai gravi danni alla vettura, non ha colpito le donne. La situazione di instabilità del lungo versante roccioso che costeggia il torrente Dezzo e cade a strapiombo sulla sede stradale, è not5a ad amministratori e utenti della strada, denunciata da tempo dai locali amministratori. L Provincia di Bergamo, più volte sollecitata in proposito, ha dimostrato raramente di voler procedere a lavori che invece sarebbero essenziali per la sicurezza di chi transita. Secondo Claudio Agoni, sindaco di Schilpario, con la scusa che i tratti stradali provinciali in gran parte sarebbero passati ad Anas, la Provincia ha sempre trascurato la manutenzione e fatto il minimo indispensabile e dunque ora è scattata la proposta di una della mobilitazione. Benedetto Maria Bonomo, sindaco di Colere ha riaffermato che proprio i primi cittadini dei 4 comuni scalvini stanno pensando di organizzarsi in una protesta articolata giungendo a chiudere la strada quando le previsioni meteo annunceranno l’arrivo di precipitazioni che possono essere violente. In accordo anche il sindaco di Vilminore, Pietro Orrù che, esasperato della situazione della viabilità ha già più volte scritto agli uffici competenti della provincia per segnalare più di una difficoltà.

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