“Con il riconoscimento delle ‘Opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo’, che coinvolge le città murate più rappresentative della Repubblica di Venezia tra l’Italia, la Croazia e il Montenegro, salgono a 10 i siti Unesco lombardi sui 53 ora presenti in Italia. Aggiungendo il patrimonio immateriale del ‘saper fare liutario’ di Cremona, la Lombardia si conferma la regione italiana con la più alta concentrazione, ben 11, di beni culturali riconosciuti dall’Unesco come patrimoni dell’Umanità”. Così l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Cristina Cappellini intervenuta all’happening internazionale ‘Benvenuta Unesco. Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da terra – Stato da mar occidentale’ ospitato nell’Aula consiliare di Palazzo Frizzoni a Bergamo.
Tra i partecipanti, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo; Giorgio Gori, sindaco di Bergamo; Luciana Frosio Roncalli, presidente associazione Terra di San Marco; Miljenko Domijan, Ministero della Cultura, Croazia; Alexandar Dajikovic, direttore generale Ministero Cultura del Montenegro; Maria Orietta Gaiulli, sindaco di Peschiera del Garda. Nel corso dei lavori è stato sottoscritto il Protocollo di intesa per l’avvio dei lavori del gruppo di coordinamento internazionale e del segretariato relativo al patrimonio dell’umanità che ha visto Bergamo la città capofila della candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco.
DA REGIONE INVESTIMENTI PER OLTRE 5 MILIONI – “Solo negli ultimi anni – ha sottolineato l’assessore Cappellini – Regione Lombardia per promuovere il patrimonio Unesco ha investito oltre 5 milioni di Euro, che hanno consentito la realizzazione di interventi sul territorio per almeno 11 milioni di Euro”. Nella legge regionale numero 25 ‘Politiche regionali in materia culturale’, approvata alla fine del 2016, Regione Lombardia ha inserito uno specifico articolo dedicato ai Siti inclusi nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, nel quale sono previste sia la promozione e valorizzazione dei siti già riconosciuti che il sostegno alle nuove candidature.
I SITI UNESCO IN LOMBARDIA – “Il primato di Regione Lombardia con il maggior numero di siti Unesco in Italia – ha proseguito Cappellini – è un’ulteriore testimonianza della ricchezza culturale del territorio, che spazia dall’archeologia preistorica delle incisioni rupestri camune all’archeologia industriale del villaggio operaio di Crespi d’Adda, dalla raffinatezza pittorica del Cenacolo di Leonardo al vigore espressivo dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, dalle bellezze naturali attraversate dalla Ferrovia retica del Bernina a quelle architettoniche di Mantova e Sabbioneta, dalla preistoria, attraverso i siti di epoca longobarda con la ricchezza del patrimonio del Monte San Giorgio e dei Siti palafitticoli dell’Arco Alpino, all’arte del saper fare tradizionale del violino. E da qualche mese, infine, le opere di difesa della Serenissima Repubblica di Venezia”.