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siricati parco cornelle

Pasqua al Parco delle Cornelle

Sono gli animaletti più simpatici e divertenti di sempre. Le mascotte del Parco Faunistico Le Cornelle che a loro ha deciso di dedicare un’area completamente rinnovata: la nuovissima Area dei Suricati.

Da oggi i visitatori avranno la possibilità di visitare il nuovo ambiente, realizzato con cemento artistico sculturalmente lavorato, terra, rocce e vetro per creare un habitat più idoneo alle esigenze etologiche della specie con una serie di gallerie già predisposte e una migliore esposizione alla luce solare. L’area ha una tipica ambientazione desertica che rende il soggiorno dei Suricati a Le Cornelle davvero fantastico, migliorando, al tempo stesso, l’esperienza al Parco dei visitatori. L’esigenza del rinnovo, infatti, è nata dalla grande attenzione che da sempre il Parco dedica ai suoi animali, anche ai più piccoli e furbetti, proprio come i Suricati.

Le Cornelle ospita 11 esemplari di Suricati, 8 maschi e 3 femmine, parenti stretti, come noto, delle manguste e originari dell’Africa Meridionale. Il peso di ogni esemplare si aggira tra i 600 e i 1.200 grammi e sono lunghi non più di 35 cm. In genere, le più grosse sono le femmine, ma entrambi i sessi condividono i singolari denti affilati. Le zampe possiedono quattro dita e quelle anteriori hanno artigli appuntiti che utilizzano per scavare le loro tane. Oltre ad avere ottime doti da scavatori, hanno una vista eccellente e un ottimo olfatto, necessario per scovare le prede sotto terra. Sono, infatti, dei gran golosoni di insetti, vermi, ragni e scorpioni (anche perché sono resistenti al loro veleno) e integrano la dieta con altri piccoli animaletti come rettili, uccelli, roditori e uova e, ogni tanto, con frutta, radici e tuberi.

I visitatori potranno osservarli durante ogni ora del giorno: sono socievoli, vivaci, incuriositi dagli uomini (basti pensare che interagiscono direttamente con i keeper che gli accudiscono) e sono sempre in movimento, specie durante il giorno. Le colonie possono arrivare fino a 30 individui. Quando non si fanno vedere è perché rientrano nelle caratteristiche tane che scavano sotto terra, collegandole tra loro da dei veri e propri tunnel. E sono anche molto attenti alla loro privacy: in genere, un membro del gruppo fa da sentinella e avverte gli altri in caso di pericolo o di incursioni indesiderate emettendo dei particolari vocalizzi. Non tutti sanno, infatti, che i Suricati hanno un vero e proprio linguaggio costituito da una ventina di vocalizzi differenti che consentono alla sentinella di turno di comunicare non solo l’eventuale comparsa di un predatore ma anche la natura (ad esempio se si tratta di un rapace che arriva dal cielo o di uno sciacallo che arriva da terra), la posizione e la velocità con cui si muove.

Ma non è tutto, altra particolarità della specie è la gestione cooperativa della maternità. Il parto avviene nelle tane e l’allattamento è una pratica comune. Quando le madri si allontanano in cerca di cibo, infatti, gli altri membri del gruppo diventano “babysitter” dei nuovi nati. Così, le mamme possono avere più tempo a disposizione per cercare il cibo e, dunque, per produrre sufficiente latte per i propri piccoli. Questo fino a che i cuccioli non diventeranno forti abbastanza da poter provvedere a se stessi da soli.

Quanto alle temperature, essendo originari dell’Africa meridionale, non temono il caldo, anzi, non vedono l’ora che arrivi la bella stagione. Le giornate pasquali saranno le migliori per osservali all’aperto, intenti a correre qua e là nella loro nuova area e a riscaldarsi sotto i primi raggi di sole. Curiosi? Non resta che venire a scoprirli, beneficiando delle prime giornate di primavera e del ponte di Pasqua per passeggiare nel Parco, osservando i tantissimi animali presenti e visitando l’Oasi degli Elefanti, la Savana, la Selva Tropicale, l’Isola di Aldabra, l’Oasi dei Ghepardi e l’area dei Gibboni. La magia de Le Cornelle non smette di stupire.

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