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Papa Giovanni XXIII, Nepios e Avis insieme nei “Primi 1000 giorni”

Papa Giovanni XXIII, Nepios e Avis insieme nei “Primi 1000 giorni”

Prenderà il via questa estate un nuovo progetto della Neuropsichiatria infantile dell’ASST Papa Giovanni XXIII divenuto realtà grazie al sostegno di Nepios e Avis. Al centro dell’intervento degli specialisti del Papa Giovanni sono questa volta i bambini più piccoli, nei loro primi 1000 giorni vita, considerati sempre più centrali per la crescita, la salute e il corretto sviluppo fisico e mentale.
La Neuropsichiatria infantile del Papa Giovanni estenderà e potenzierà le possibilità di intercettare, approfondire e prendere in carico i sintomi di disagio nei bambini piccoli che possano rappresentare situazioni che potrebbero mettere a rischio la loro crescita e il loro sviluppo neuropsichico, anche in collaborazione ed integrazione con i consultori e gli asili nido. A partire da campanelli di allarme, come i pianti frequenti per ogni situazione nuova o per la più piccola frustrazione, ritardi nello sviluppo del linguaggio e il non giocare con altri bambini. Le competenze dei neuropsicologi rafforzeranno quindi un servizio attivo da due anni, che vede la Psicologia del Papa Giovanni collaborare con nidi, servizi sociali e pediatri dell’Ambito di Bergamo.
“Vogliamo approfondire ed occuparci dei bambini a rischio di problematiche di sviluppo anche attraverso la dimensione “ecologica” dell’intervento a domicilio, che ha anche il vantaggio di poterci restituire i riferimenti sull’ambiente in cui il bambino vive ed agire nel contesto il cambiamento – ha spiegato Patrizia Stoppa, Direttore della Neuropsichiatria infantile del Papa Giovanni -. Ci occupiamo già di valutare bambini piccoli che ci vengono inviati dai pediatri e dagli asili, ma vogliamo aumentare l’integrazione tra i diversi interventi e l’intercettazione tempestiva dei rischi per lo sviluppo perché la nostra esperienza ci insegna che l’intervento specialistico è molto significativo, soprattutto se attuato nei primi mesi di vita del bambino”.
“Grazie al sostegno di Nepios e di Avis vogliamo intervenire su tutto il nucleo familiare, con particolare attenzione agli elementi traumatici che possono venire anche dai vissuti dei genitori, che a loro volta possono essere stati vittime di privazioni – ha spiegato Simonetta Cesa, Direttore socio sanitario del Papa Giovanni XXIII -. Intervenire precocemente aiuta lo sviluppo ed evita problemi in futuro”.
“Il supporto di Nepios, ha spiegato Tullia Vecchi, Presidente Associazione Nepios ONLUS, si articolerà su due anni per un totale di 54 mila Euro di investimento a favore dell’ASST Papa Giovanni XXIII. L’obiettivo è avere più risorse nella prima infanzia per permettere di trasformare in senso terapeutico gli interventi di consultazione, sempre più richiesti, per gravi disturbi della relazione e dello sviluppo neuropsichico del bambino e modificare la relazione tra bambino e la sua famiglia”.
“Avis Comunale Bergamo coglie con entusiasmo l’occasione offerta da questo importante progetto di prevenzione della salute pubblica perché suscettibile di migliorare il radicamento nell’opinione pubblica della responsabilità civile individuale nella società futura e così atto sostanziale di attuazione del proprio mandato di “operatore della salute” – dichiara Paolo Comana Presidente di Avis Comunale Bergamo.

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