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La Lombardia con 8,527 milioni di escursioni giornaliere nel corso del 2016 è meta dell’11,5 per cento delle gite fuori porta degli italiani, al terzo posto nella classifica regionale dopo il Veneto, in testa, e l’Emilia-Romagna che però beneficiano anche del mare. È quanto emerge dall’analisi di Polis Lombardia sulla base di dati Istat; dati evidenziati in una Nota pubblicata dal sito regionale www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it.

AUMENTA LIVELLO DI ATTRATIVITA’ – Rispetto al 2015, anno dellExpo, le escursioni in Lombardia hanno registrato una diminuzione (-2%) in particolare le gite intra regionali, ma è aumentato il livello di attrattività nei confronti dell’esterno (+10% sul 2015) e nei confronti dell’esterno (+10% sul 2015).

NOSTRA VOCAZIONE TURISTICA – “Dati che confermano la vocazione turistica di Regione Lombardia – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e Moda di -; dai laghi alle montagne, dalle città d’arte sino ai percorsi cicloturistici, i nostri territori sono i luoghi ideali per coniugare la scoperta delle bellezze alle eccellenze enogastronomiche: in Lombardia il turismo è un’esperienza a 360 gradi. È quanto emerge dall’analisi di Polis Lombardia sulla base di dati Istat. Rispetto al 2015, anno dell’Expo, le escursioni in Lombardia hanno registrato una diminuzione (-2%) in particolare le gite intra regionali, ma è aumentato il livello di attrattività nei confronti dell’esterno (+10% sul 2015) e riportati.

FARE SISTEMA – “La missione del mio mandato – continua l’assessore al Turismo – è far sì che l’impresa “Lombardia prima meta turistica italiana” possa diventare realtà e i numeri dimostrano che l’obiettivo è assolutamente raggiungibile. La qualità dell’offerta e la professionalità dei servizi proposti rappresentano una chiave di sviluppo fondamentale, volani strategici per valorizzare l’economia e l’occupazione nel settore. Ora l’impegno sarà dar vita ad una decisa operazione di marketing territoriale, l’esaltazione dei territori grazie ad un’azione condivisa tra istituzioni, enti locali, imprese e associazioni di categoria. La parola d’ordine è ‘Fare sistema’ “.

ESCURSIONISTI DA TERRITORI LIMITROFI – Il 62,7 per cento degli escursionisti della Lombardia sono gli stessi lombardi che si muovono per scoprire la propria regione; il resto dei visitatori proviene principalmente dai territori limitrofi: il 18,4 per cento dall’Emilia-Romagna, il 6,25 per cento dal Piemonte, il 3,7 dal Veneto, il 2,6 dalla Liguria, il 2,4 per cento dalla Toscana e dal Trentino Alto Adige e l’1,6 per cento dal resto d’Italia. Rispetto al 2015, anno dell’Expo, le escursioni in Lombardia hanno registrato una diminuzione (-2%) in particolare le gite intra regionali, ma è aumentato il livello di attrattività nei confronti dell’esterno (+10% sul 2015).

PIACERE E SVAGO – È il piacere/svago il motivo del 61,1 per cento delle escursioni in regione, un fattore trainante in crescita rispetto all’anno precedente, mentre sono in leggero calo le gite legate a ragioni formative o culturali e allo shopping (3,6%). Rilevante anche l’incidenza delle visite a parenti e amici (23,6% delle escursioni). Il mezzo più utilizzato è l’automobile (77%) seguita dal treno (11,7%) e dal pullman (8,4%). L’uso dei mezzi pubblici per visitare la Lombardia è comunque superiore rispetto alla media delle altre regioni. Cresce l’incidenza delle escursioni fatte con la famiglia (69,6% nel 2016) contro il 56,4 per cento nel 2015 e il 52,9 per cento nel 2014. Nel benchmark nazionale per questo aspetto, in testa si posizionano il Trentino Alto Adige e la Sicilia con l’80 per cento delle gite giornaliere effettuate con la famiglia, mentre la Lombardia è all’11° posto.