Questo sabato 18 febbraio alle 15.00 nella chiesa parrocchiale dei Santi Cornelio e Cipriano si celebra il funerale di Mario Bertolazzi, l’operaio di 55 anni, originario di Lovere ma da anni residente ad Artogne, in via 25 aprile, morto annegato nel lago di Iseo fra Costa Volpino e Lovere il cui corpo era stato ripescato giovedì 16 febbraio dalle acque del Sebino.
Probabilmente le cause della morte sono per annegamento e a tradirlo sarebbe stato un incidente: forse un’onda, o un movimento brusco, che avrebbe fatto ribaltare la sua piccola barca e Mario, come è stato ricostruito dagli inquirenti, pur essendosi sfilato stivale e vestiti, non sarebbe più riuscito a tornare a riva. Il corpo era stato ripescato giovedì nelle acque antistanti piazzale Marconi a Lovere, a una profondità di circa 16 metri. La magistratura ha concesso nel pomeriggio di venerdì 17 il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia, ma ha chiesto che non sia cremato, come inizialmente era stato stabilito dalla famiglia (il che avrebbe dovuto avvenire lunedì 20) bensì tumulato perché, se le indagini dovessero portare a sviluppi imprevisti, si renderebbe necessaria l’autopsia che per ora non è stata ordinata dal Magistrato di turno. Mario Bertolazzi lascia la moglie Marina Poiatti e la figlia Silvia; lo ricordano con affetto anche i colleghi della ditta Sbm di Piancamuno dove Mario lavorava come carpentiere.
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