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La cassazione conferma 24 anni ad Antonio Franzini

Antonio Franzini è il responsabile della morte di Claudio Inversini, ucciso da un solo colpo di pistola la notte del 13 giugno 2012 nella piazza principale di Mazzunno di Angolo Terme.

Lo ha confermato giovedi 16 febbraio la Cassazione che contestualmente ha confermato la condanna a 24 anni di carcere per l’autore del delitto messo a segno con una vera e propria esecuzione. Lo sparo venne esploso da una distanza inferiore ai 30 centimetri e il proiettile raggiunse Inversini alla testa. Solo nel maggio dell’anno successivo i carabinieri ritrovarono l’arma, una pistola calibro 7,65, nascosta sotto un cumulo di macerie in un cantiere lungo la strada percorsa a piedi dall’omicida in fuga dopo il delitto. Franzini, che compirà 30 anni il prossimo 18 agosto, colpì a morte il rivale in amore, Claudio Inversini che stava frequentando la sua ex e aveva agito dopo aver visto la donna con il nuovo compagno in un bar. Dopo il rifiuto della ragazza a tornare insieme e dopo aver assunto molto alcol e cocaina nel corso della serata, Franzini avrebbe atteso Inversini sulla piazzetta del suo paese, Mazzunno, a pochi passi dalla sua casa, freddandolo a bruciapelo. Proprio a causa dell’abuso di alcol e droga il giovane ha sempre dichiarato di non ricordare nulla di quella nottata. Con Franzini, la notte del delitto, c’era l’amico Sergio Bianchini , le cui dichiarazioni accusatorie sono risultate determinanti in tutte le fasi processuali. Fu lui ad accompagnare in auto Franzini sul luogo del delitto. Anche per la Cassazione l’assassino aveva dunque premeditato tutto. Per i giudici si è trattato di «una risoluzione criminosa già maturata e mantenuta ferma nel tempo più volte esternata nei giorni precedenti». Antonio Franzini è stato anche condannato al pagamento di 6.000 euro delle spese processuali nei confronti delle parti civili.

 

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