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terapie antitumorali

Nuove terapie antitumorali

Il tumore o neoplasia è una massa anomala di tessuto che si forma in seguito alla proliferazione patologica delle cellule di una zona del corpo. Un tumore è benigno quando non invade i tessuti contigui, è ben separabile da essi, non dà metastasi a distanza e non recidiva dopo asportazione chirurgica, contrariamente è maligno.
La prognosi delle malattie tumorali è notevolmente migliorata negli ultimi decenni per i 5 tumori più diffusi che nell’ordine sono: il tumore della mammella, del colon, del polmone, della prostata e della vescica. Ciò è dovuto ad un miglioramento delle metodiche di diagnosi e ai programmi di screening che consentono una diagnosi precoce, ma anche a terapie anti tumorali sempre più efficaci e innovative. In Italia il 63% delle donne e il 54% degli uomini sconfiggono il tumore, è una media più elevata della media europea. Le terapie convenzionali anti tumorali sono la chemioterapia e la radioterapia, che possono essere associate nella terapia dello stesso tumore.
La chemioterapia consiste nella somministrazione di più sostanze chimiche per eliminare le cellule tumorali ed impedirne la proliferazione.
Queste sostanze però provocano la distruzione anche di altre cellule sane, come quelle dei bulbi piliferi, della mucosa gastrica e del sangue, che come le cellule tumorali hanno un’alta velocità di replicazione. Da ciò derivano i più frequenti e pesanti effetti collaterali della chemioterapia che sono : la nausea intensa ed il vomito, la caduta dei capelli, l’anemia e la riduzione dei globuli bianchi, con conseguente maggiore incidenza di infezioni. La radioterapia consiste nell’applicazione di radiazioni ionizzanti in grado di danneggiare il DNA delle cellule tumorali, bloccandone quindi la replicazione. Da poco é disponibile, in reparti ospedalieri specializzati, una terapia innovativa con elevata efficacia e con effetti collaterali molto meno frequenti e molto meno pesanti: l’immunoterapia oncologica.
Le terapie immuno-oncologiche fanno parte della famiglia delle immunoterapie antitumorali. Si basano sulla somministrazione di farmaci particolari che agiscono sul sistema immunitario dell’organismo per stimolarlo ad attaccare le cellule tumorali. Il sistema immunitario è il sistema di difesa naturale del nostro organismo, proteggendolo da infezioni e malattie. Quando un organismo estraneo, ad esempio un batterio, entra nel nostro corpo, il sistema immunitario lo riconosce e lo attacca, impedendogli di causare un danno. Questo processo prende il nome di risposta immunitaria. Le cellule tumorali sono molto diverse dalle cellule normali dell’organismo perché hanno un codice genetico (DNA) danneggiato, e per questo motivo si riproducono in modo incontrollato. Il sistema immunitario è di solito abbastanza forte da attaccarle quando è in grado di riconoscerle. Tuttavia, le cellule tumorali spesso riescono a mascherarsi, assumendo l’aspetto di cellule normali, e ingannano in questo modo il sistema immunitario che non le riconosce come pericolose. Inoltre, come i virus, le cellule tumorali possono mutare, ossia cambiare, nel tempo, e quindi sfuggire alla risposta immunitaria. Le terapie immuno-oncologiche attivano il sistema immunitario, mettendolo nella condizione di riconoscere,smascherare e quindi attaccare le cellule tumorali, come anche di tenerne sotto controllo la crescita talvolta per molti anni dopo la sospensione della terapia. Attualmente l’immunoterapia ha l’indicazione solo per 2 tipi di tumori: il carcinoma polmonare (non a piccole cellule) e il melanoma con metastasi dove ha dato dei risultati incoraggianti. La speranza è che questo tipo di terapia in un prossimo futuro possa essere applicata ad un numero sempre maggiore di tumori.

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