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Nevica abbondantemente, verso sera un abbassamento delle quote. E’ Sant’Antonio

Il terzo mercante di neve, dopo Marcello e Mauro, tiene fede alla tradizione e porta la neve che servirà anche a fornire le riserve d’acqua per l’agricoltura. Di norma la caduta della neve in questa giornata è preludio di ulteriori nevicate fino ai giorni della merla e se dovessero mantenersi basse le temperature sarebbe una boccata d’aria fresca per la stagione sciistica che potrebbe rilanciare le settimane bianche

Ecco comunque una pillola legata alla tradizione

“…non esisteva il fuoco sulla terra e gli uomini soffrivano un gran freddo…” poi arrivò Sant’Antonio!

La leggenda narra che Sant’Antonio, venerato dalla comunità cristiana come strenuo oppositore dei diavoli e delle fiamme dell’inferno, con il suo bastone di ferula (ossia uno stelo che al fuoco non si arrossa ma si annerisce soltanto continuando a bruciare), avrebbe rubato una favilla incandescente dal “Regno degli Inferi” per portarla sulla terra, attraversata allora da temperature glaciali, regalando così luce e calore all’umanità intera.

Il Santo è anche considerato il protettore dei porcari, infatti, complice dell’avventura è proprio il suo maialino che lo seguiva ovunque ed è stato di aiuto per il passaggio all’inferno.

Si racconta che tanti secoli fa sant’Antonio viveva eremita nel deserto della Tebaide insieme con un maialino che lo seguiva dappertutto: là, ogni giorno vinceva con i più svariati trucchi, le tentazioni del diavolo.

Ebbene, si dice che allora non esisteva il fuoco sulla terra e gli uomini soffrivano un gran freddo.

Dopo aver discusso a lungo i governatori della terra inviarono una delegazione dove viveva sant’Antonio per pregargli di procurare il fuoco.

Il vecchio santo, impietosito, si recò col suo fedele maialino all’inferno, dove le fiamme ardevano giorno e notte, bussando all’immenso portone.

Quando i diavoli videro che il visitatore era il santo, il loro peggior nemico che non riuscivano a vincere, gli impedirono di entrare.

Ma il maialino nel frattempo si era intrufolato rapidamente nella città diabolica.

La bestiolina cominciò a scorrazzare facendo danni dappertutto: dopo aver tentato inutilmente di catturarla, i diavoli si recarono da sant’Antonio pregandolo di scendere all’inferno per riprendersi il maialino.

E l’eremita, che non aspettava altro, si recò nel regno dei dannati con il suo inseparabile bastone a forma di tau.

Durante il viaggio di risalita in compagnia del maialino fece prendere fuoco al bastone sicché, giunto sulla terra, poté accendere una grande catasta di legna offrendo così il primo e sospirato fuoco all’umanità.”

La tradizione cristiana e culto pagano si incontrano in un rito sacro e profano allo stesso tempo. Fino a pochi anni fa c’era lì abitudine di accendere un grande falò e chiedere al Santo grazie e miracoli in un contesto quasi magico, solitamente questo avviene durante la cerimonia di benedizione quando si compiono tre giri attorno al falò.

 

 

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