Cerca
Close this search box.
gori

Nessuna traccia di Gori in Regione Cancellato dal gruppo consiliare

“Da oggi anche Palazzo Pirelli ha il suo fantasma: trattasi del candidato alle regionali Giorgio Gori. Dopo un mese di tira e molla, indeciso se restare in carica come consigliere regionale di opposizione tra le fila del Consiglio regionale lombardo o tornare a orecchie basse a fare il sindaco di Bergamo, oggi del signor Gori non vi è più traccia. Con la delibera pervenuta oggi in Ufficio di Presidenza, il suo nome sparisce anche dalla denominazione della sua lista civica”.

I ‘compagni’ del primo cittadino orobico, infatti, non hanno perso tempo e a poco più di un mese di distanza dalla sua uscita di scena in Consiglio regionale il gruppo “Gori Presidente” diventa “Civici Lombardia Europeisti”. Insomma, della meteora Gori, che se ne andò dichiarandosi comunque disponibile a supportare la sua lista, se ne sono voluti liberare anche i suoi, dopo che lo hanno fatto gli elettori”. Così il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Giovanni Malanchini, commenta il cambio della denominazione del gruppo consiliare “Gori Presidente”.

[bt_carousel uid=”1527520061-5b0c1b3d2d77f” target=”_blank” width=”0″ thumbnail_width=”180″ thumbnail_height=”120″ items_visible=”3″ scroll=”item” show_title=”no” centered=”yes” arrows=”yes” pagination=”bullet” autoplay=”5000″ speed=”600″][bt_image src=”images/bt-shortcode/upload/malanc.jpg” title=”malanc.jpg” link=”” parent_tag=”carousel”][/bt_carousel]

Giovanni Malanchini, consigliere regionale

 

“La delibera presentata oggi dalla presidente del fu gruppo “Gori Presidente”, altro non è che l’ennesima mazzata per Giorgino: dopo la clamorosa sconfitta alle elezioni, la débâcle del suo partito e il ritorno a Bergamo, dove tra un anno auspichiamo abbia la decenza di non ricandidarsi, ora viene anche cancellato l’unico segno del suo passaggio a Palazzo Pirelli, dove il sindaco voleva “Fare meglio”. Che dire? In questo caso aveva ragione Gori, di meglio non poteva fare”, a dirlo è Giovanni Malanchini consigliere di maggioranza in Regione Lombardia.


 

Condividi:

Ultimi Articoli