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Nei guai due tunisini e una bergamasca per “coca”

Il personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Bergamo ha monitorato un tunisino del 1988, già noto alle Forze dell’Ordine. Il giovane era stato notato mentre era solito recarsi, anche più volte nella medesima giornata, a bordo della propria autovettura Audi A3, nell’abitazione di Brusaporto di un altro tunisino  conosciuto dagli Agenti dell’Antidroga, già stato arrestato nel luglio 2019 e fino a pochi giorni fa stava scontando la misura degli arresti domiciliari. i fa s

tava scontando la misura degli arresti domiciliari proprio in quell’appartamento

Gli Agenti nel pomeriggio di mercoledì 30 gennaio, hanno controllato il 32enne, trovato in possesso di 8 palline di cocaina, suddivise in involucri termosaldati; hanno quindi perquisito anche l’abitazione di Brusaporto, dove, occultati all’interno di due calzini, c’erano oltre 40 grammi di cocaina, suddivisi anch’essi in “palline“ termosaldate, 56 in totale, pronte per essere spacciate. Nel corso della perquisizione era presente anche una bergamasca del 1957, proprietaria dell’appartamento, che approfittando della confusione ha cercato di disfarsi di parte della cocaina e del bilancino di precisione in uso agli arrestati. La maldestra manovra è stata notata dagli Agenti della Squadra Mobile, che l’hanno denunciata per favoreggiamento personale.

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