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Matteo non ce l’ha fatta: donati i suoi organi

Non ce l’ha fatta Matteo Ferrari, il ragazzo di 18 anni in sella allo scooter guidato dall’amico 21enne Luca Carissimi, deceduto sul colpo, tamponato da una Mini Cooper nella notte tra sabato e domenica ad Azzano San Paolo.

Dopo l’incidente il giovane era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è stato dichiarato clinicamente morto alle 9.15 di questo lunedì 5 agosto. I suoi familiari hanno acconsentito all’espianto degli organi. Nel frattempo proseguono le indagini per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente lungo la Cremasca, costato la vita ai due ragazzi, grandi amici, residenti in città a pochi metri di distanza: Luca in via Borgo Palazzo, sopra la gelateria Gemma, Matteo in via Serassi. Alla guida dell’auto che ha tamponato la Vespa 125 color argento metallizzato c’era un 33enne di Curno. Ora l’’ipotesi di reato nei suoi confronti è passata da omicidio stradale e omissione di soccorso a duplice omicidio volontario. Prima dell’incidente i tre avrebbero avuto una discussione all’interno del Setai scaturita, pare, da alcuni apprezzamenti poco graditi nei confronti della fidanzata del 33enne. Una volta usciti avrebbero continuato a discutere, fino all’inseguimento e allo scontro fatale tra l’auto e la moto. L’investitore si trova in carcere a Bergamo, in attesa dell’interrogatorio di convalida fissato per mercoledì mattina.

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