Cerca
Close this search box.

In occasione del centenario di Trento Longaretti, Fondazione Adriano Bernareggi rende omaggio all’artista con una mostra che ne ripercorre lo straordinario percorso artistico.

Il prossimo 27 settembre sarà il centesimo compleanno di Trento Longaretti, e la Fondazione Adriano Bernareggi celebrerà il maestro bergamasco con un grande evento espositivo: Longaretti. Lungo un secolo a cura di Simone Facchinetti e Carlo Pirovano. L’esposizione, organizzata da Fondazione Adriano Bernareggi, progettata con Associazione Longaretti, promossa da Ufficio Beni Culturali e Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo, in collaborazione con Fondazione Credito Bergamasco e con il sostegno di Fondazione della Comunità Bergamasca, con il patrocinio di Regione Lombardia, dei Comuni di Bergamo e Treviglio, rappresenta il coronamento delle manifestazioni dedicate quest’anno al centenario dell’artista.

La mostra offre un’antologica delle opere del maestro attraverso quarantadue dipinti che ne documentano il lungo percorso artistico in un periodo compreso tra gli anni Trenta e i primi anni Duemila. Se le manifestazioni più recenti hanno messo in luce aspetti meno noti o capitoli circoscritti della sua produzione artistica, Longaretti. Lungo un secolo ripercorre le tappe principali del lavoro dell’artista per far emergere i tratti che lo hanno reso, insieme alle sue opere, uno dei più significativi esponenti della storia artistica di Bergamo e uno dei protagonisti dell’arte del Novecento che ha saputo raccontare la centralità e la complessità della condizione umana.

 


97d3192f 83a8 41c2 ba6f a69ee240e84dV1 300F600

 


L’omaggio del Museo Bernareggi alla carriera dell’artista non deriva solo dall’importante ruolo che Longaretti ha rivestito nell’aggiornare la cultura figurativa dell’arte sacra, testimoniata ampiamente dalle numerose commissioni ricevute. Esso è dovuto soprattutto come debito di gratitudine che l’intera città e le istituzioni accademiche – che Longaretti ha retto e servito per molti decenni – hanno nei suoi confronti. L’originalità del taglio interpretativo della mostra consiste nel far emergere la natura complessivamente spirituale del lavoro del maestro visibile nei dipinti a soggetto profano che compongono il corpus delle opere esposte. La mostra, infatti, non propone la recensione delle opere a esplicito soggetto religioso, ma si pone l’obiettivo di ricercare ed evidenziare la densità religiosa dell’opera di Longaretti che si esprime con maggiore profondità nei soggetti profani in cui il pittore ha generato una originale iconografia, quasi un catalogo tematico.

Il frutto di questo esercizio, paziente e metodico, sta nel far affiorare tutta la grazia e la tenerezza di un umanesimo concepibile solo da un uomo del Novecento, nel quale attraverso gli strumenti della pittura viene messa in luce la “differenza spirituale” che è propria dell’essere umano. Sacre e spirituali sono le dinamiche originarie della vita umana che trovano eloquente espressone nei molti soggetti immaginati dalla poetica di Trento Longaretti. Accompagna la mostra un catalogo edito con il contributo di Fondazione Credito Bergamasco con testi di Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose e di Carlo Pirovano, storico dell’arte e un’intervista di Simone Facchinetti, storico dell’arte a Trento Longaretti.