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Legge sui piccoli comuni, per i sindaci lombardi è un grande passo avanti


“Ci sono volute 4 legislature ma alla fine i Piccoli Comuni hanno vinto! Oggi il nostro Paese può dire di avere una legge che riconosce l’importanza anche dei piccoli centri abitati, presidi dello Stato nelle più lontane periferie”, commenta così Michel Marchi, Presidente del Dipartimento Piccoli Comuni di Anci Lombardia e Sindaco di Gerre de’ Caprioli (CR) l’approvazione del Disegno di Legge  approvato dalla Camera dei deputati il 28 settembre 2016. “Con questo provvedimento inizia un percorso importante che tocca vari aspetti della vita nei borghi, dalla banda ultra larga, al riconoscimento dei prodotti e delle tipicità locali, al mantenimento dei servizi essenziali. Si aprono in tal senso due considerazioni significative che dovranno trovare attuazione nell’immediato: in primis le risorse disponibili su questa Legge. Sarà necessario già nella prossima Legge di Bilancio trovare più risorse per soddisfare gli importanti obbiettivi che la legge ci traguarda. In secondo luogo trova ancora più spazio adesso il ruolo dei Sindaci e degli Amministratori Locali: se i piccoli Comuni sono importanti e riconosciuti, altrettanta rilevanza assumono i loro Sindaci che devono essere messi nelle condizioni di operare al meglio nell’interesse della realtà che amministrano. Serve quindi lavorare ancora sulla semplificazione, sullo status di Amministratori e su Norme che separino gli adempimenti di una città da quelli di un Comune a bassa densità demografica.” Continua Marchi, per concludere ringraziando chi ha reso possibile questa vittoria. “Riteniamo comunque un passaggio importante quello avvenuto ieri, ringraziamo il Governo per l’impegno profuso e i Deputati e Senatori lombardi per il lavoro svolto nelle fasi di approvazione. Importanti anche i numerosi solleciti arrivati dal Presidente della Repubblica Mattarella che hanno tenuto alta l’attenzione su questa questione. Infine è giunto ricordare come il ruolo di Anci in questa operazione sia stato fondamentale in quanto in questi ultimi due anni si è sollecitato più volte un intervento in questa direzione, per questo vanno ringraziati il Presidente Decaro e il coordinatore dei piccoli Comuni Massimo Castelli.” 

La legge approvata sostiene lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale dei Piccoli Comuni, con l’obiettivo principale di aiutare gli amministratori a contrastare lo spopolamento in essere negli ultimi decenni verso i centri urbani. Il DDL prevede la messa a disposizione di fondi mirati ed individua criteri precisi per la loro ripartizione tra i Comuni e i territori con particolari criticità: Comuni in aree con dissesto idrogeologico, con decremento della popolazione residente, con disagio insediativo, con inadeguatezza dei servizi sociali essenziali. Una legge che garantisce quindi gli strumenti per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni e per la riqualificazione e il recupero dei loro centri storici. 

“Il mio Comune non si trova né in una zona a rischio né  in un’area dissesto idrogeologico, tuttavia necessita di importanti interventi di recupero: vecchie cascine in situazioni di degrado, rustici abbandonati, magari pure vincolati alla Soprintendenza. L’approvazione del DDL è senza dubbio un traguardo importante per i Piccoli Comuni, una possibilità concreta di riqualificazione dei territori. Ora mi chiedo come ogni comunità potrà usufruire nello specifico di questi fondi. Sto cercando di farmi un’idea e di capire come questa normativa potrà essere sfruttata al meglio”. Commenta Marilena Dosi, Sindaco di Colturano (MI). Gli amministratori lombardi sono entusiasti dell’approvazione del ddl. Paolo Dolci, Sindaco di Sant’Omobono Terme (BG) ritiene sia “Un grande passo in avanti, noi amministratori non possiamo che essere soddisfatti. Il Senato finalmente si è accorto di noi! C’è ancora molto da fare però, sono molti gli adempimenti posti in capo ad ogni piccolo Comune, servirebbe una legislazione ad hoc per una gestione più serena.”

Anche Livio Bossi, Sindaco di Boffalora d’Adda (LO) pone l’accento sulla semplificazione “Il prossimo passo sarà quello di poter garantire ai Piccoli Comuni la possibilità di semplificare le pratiche e snellire i procedimenti. Tuttavia oggi abbiamo raggiunto un gran traguardo: i piccoli Comuni sono realtà che hanno una valenza e un’ importanza notevole. Rappresentano la maggioranza del territorio e della popolazione e pertanto vanno tutelati e valorizzati”. “Una legge reale, concreta” la descrive così Ivana Cavazzini, Sindaco di Piadena (CR) “Più che soddisfatti, siamo compiaciuti. Una legge su misura, scritta con consapevolezza da chi ha presente le problematiche che un piccolo Comune deve affrontare. Noi amministratori risponderemo con entusiasmo appena usciranno i bandi. Altro aspetto positivo di questa legge è che si prevede di privilegiare i Comuni in unione o frutto di fusioni. L’unico rammarico che posso esprimere riguarda le risorse. Apparentemente i fondi stimati sembrano molti, ma per interventi di riqualificazione consistenti sono purtroppo esigui”. 

In merito all’approvazione del DDL si esprime anche Matteo Bianchi, Sindaco di Morazzone (VA) e Vice Presidente Anci “Finalmente un provvedimento atteso da tempo e che ha al suo interno degli elementi importantissimi che racchiudono azioni necessarie per il rilancio dei piccoli Comuni. I nostri borghi sono quelli che più hanno subito la crisi dello spopolamento -soprattutto di attività commerciali – causata dalla modifica delle economie durante i nostri periodi moderni. Le piccole realtà vanno difese e valorizzate, oltre che inserite in un quadro moderno di architettura istituzionale delle autonomie locali, cosa che deve essere ancora raggiunta al pari del ruolo futuro delle Provincie. Un passo atteso in avanti è stato fatto, seppur serve maggior impegno da parte del Governo in termini di risorse, evidentemente insufficienti per coprire le esigenze di tutti i piccoli Comuni della penisola”.


 

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