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Erbe medicinali

Le erbe medicinali

Una pianta medicinale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è un organismo vegetale che contiene sostanze che possono essere utilizzate a scopi terapeutici, o che costituiscono i precursori di sintesi di farmaci.
Partiamo dal presupposto che è sbagliato considerare tutto ciò che è naturale innocuo e considerare invece i farmaci ottenuti con un procedimento chimico, come delle sostanze che hanno effetti negativi sul nostro organismo. Non dimentichiamo infatti che alcuni tra i più potenti veleni esistenti in natura sono di origine vegetale, come per esempio la cicuta (nota per essere stata usata da Socrate sotto forma di infuso, per procurarsi la morte) e il curaro (potente veleno ad effetto paralizzante usato dagli indios dell’amazzonia per la caccia). Cosa c’è di più naturale di un fungo come l’amanita phalloides? Eppure è sufficiente ingerirne pochi grammi per rischiare la vita. Del resto alcuni farmaci invece sono di origine vegetale. Ne è un classico esempio l’acido acetilsalicilico (aspirina) che viene estratto dalla corteccia del salice da cui appunto deriva il nome. Detto ciò le erbe e piante medicinali, se usate nel giusto modo e nelle giuste dosi possono avere effetti positivi sulla nostra salute. Sono tantissime, si va dalla A dell’Achillea con effetto spasmolitico e digestivo alla Z dello Zenzero con un valido effetto anti nausea. Una pianta medicinale molto utilizzata è la camomilla, che sotto forma di infuso ha effetti digestivi e rilassanti e se bevuta la sera può favorire il sonno. Attenzione però! Una maggior concentrazione della camomilla, non ne aumenta gli effetti positivi, ma può invece avere un effetto contrario provocando insonnia. La camomilla viene utilizzata anche in alcuni colliri, per sfruttarne l’effetto lenitivo sulle congiuntive irritate.
Valeriana e biancospino sono altre erbe molto utilizzate in fitoterapia per i loro effetti sedativi ed ansiolitici. L’arnica è una pianta montana di cui si utilizzano i fiori e le radici per la preparazione di creme e gel che hanno un effetto antiinfiammatorio locale.
L’echinacea è una pianta erbacea perenne originaria del nord America, molto utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti.
La curcuma è un’altra pianta dalla cui radice o rizoma si ricava una spezia chiamata anche zafferano delle indie che è di un tipico colore giallo dorato, contiene la curcumina che è dotata di un effetto anti infiammatorio, antiossidante e digestivo. E’ però controindicata in chi ha problemi alla colecisti ed inoltre devono evitarne l’assunzione tutte le persone che sono in terapia con farmaci antiaggreganti o anticoagulanti, in quanto aumenta il rischio emorragico. Tutti i pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti, prima di assumere un integratore contenente estratti di erbe medicinali, devono chiedere consiglio al proprio medico, in quanto la maggior parte delle erbe possono ridurre o potenziare l’effetto anticoagulante di tali farmaci.
L’estratto di edera, contenuto in molti sciroppi ha un buon effetto sedativo della tosse.
Anche alcune bacche come per esempio i mirtilli possono avere un effetto positivo sulla nostra salute. Esistono 3 tipi di mirtillo: il nero, il blu e il rosso. Il mirtillo blu (blueberry) ed il mirtillo nero (blackberry) sono ricchi di antocianine ed hanno quindi un effetto antiossidante e protettivo sul microcircolo e sul circolo venoso. Il mirtillo rosso (cranberry) è invece molto utile per le vie urinarie in quanto ha un effetto preventivo sulle cistiti e sulle altre infezioni delle vie urinarie.

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