Ennesima seduta dai toni roventi quella del Consiglio Comunale di Moio de’ Calvi di venerdì 14 maggio 2021, con accese discussioni e l’annuncio, da parte dei consiglieri di minoranza, di un ricorso in Prefettura per veder riconosciuti i propri diritti. Materia del contendere un’articolata interrogazione presentata dalla minoranza, relativa alle note vicende della strada agrosilvopastorale verso il monte Torcola (pende un ricorso del Comune al Presidente della Repubblica contro sanzione per quasi 50.000 euro comminate dal Parco delle orobie) ed ai diversi lavori pubblici avviati a Moio negli ultimi mesi.
“A termini di regolamento – spiega Giambattista Gherardi, ex sindaco e consigliere di minoranza – abbiamo presentato un’interrogazione a risposta orale. L’utilizzo di questo strumento si è reso necessario poiché non vi è da parte dell’Amministrazione Comunale il benchè minimo coinvolgimento dei consiglieri (probabilmente non solo di minoranza) nei processi programmatici e decisionali che riguardano la vita dei moiesi ed il loro territorio. Un prioritario ruolo consultivo è stato ridotto, negli auspici del Sindaco e della sua Giunta, a mera ratifica di decisioni già prese o addirittura di opere già effettuate”.
Il primo cittadino, dopo la discussione dei punti all’ordine del giorno, ha inaspettatamente dichiarato chiusa la seduta e solo a seguito dei rilievi della minoranza ha ammesso di aver avuto visione dell’interrogazione. “In prima istanza – aggiunge Gherardi – si è appellato all’impossibilità di discussione per due diversi commi del Regolamento del Consiglio Comunale (ma non relativi ai termini di discussione), poi ha lasciato la parola al consigliere ed ex sindaco Paolo Agape che ha ritenuto di citare le prescrizioni legate ai termini di convocazione della seduta, pure ininfluenti per discutere la discussione.
Solo quando abbiamo segnalato che saremmo ricorsi alla prefettura, il sindaco ha ipotizzato di “concedere” la lettura dell’interrogazione e di dare ove possibile qualche risposta, stante la molteplicità dei temi in essa contenuti. A quel punto abbiamo ritenuto che i nostri diritti e la dignità del Consiglio fossero stati ulteriormente calpestati e abbiamo rinunciato alla discussione, ripresentando l’interrogazione all’indomani, con richiesta di risposta scritta entro 30 giorni a termini di Regolamento. Confermiamo comunque la segnalazione in Prefettura e per alcuni temi eventuali esposti alla Procura della Repubblica. Siamo difronte ad una situazione grave e insostenibile”.
Nell’interrogazione, come detto, ci sono temi particolarmente scottanti, a partire dalla strada verso Torcola. “Abbiamo chiesto una rendicontazione complessiva, probabilmente superiore al milione di euro, – spiega Gherardi – ma anche chiarimenti sugli anticipi da decine di migliaia di euro garantiti al Comune di Valnegra, sul cui territorio corre parte del tracciato in quota, e sulla qualità degli interventi di taglio. Fra Prato Landino e Prato Gervaso nelle fasce boschive a lato della strada è letteralmente esploso il bostrico e ci chiediamo se siano in atto verifiche e soprattutto se vi sia una contabilità quantitativa ed economica delle piante tagliate e dell’eventuale asporto di materiale da parte di privati. Da chiarire anche le responsabilità relative alle sanzioni, che coinvolgono il sindaco Alessandro Balestra nella doppia veste di attuale primo cittadino e di passato progettista della strada”.
Le minoranze sono critiche anche per i lavori relativi alle autorimesse comunali (“era necessario abbattere tutto?” si chiedono), al piano terra dell’ex Asilo (da una “manutenzione straordinaria” si è cambiata destinazione d’uso dei locali in favore della Cooperativa sostenuta dal Comune) ed al piano terra del Municipio, dove in questo momento è pregiudicata l’attività del Ristorante “La Mela”.
“Chiediamo chiarimenti – aggiunge Gherardi – anche per l’incarico progettuale del Baitone bestiame sul monte Torcola per oltre 16.000 euro, nonostante un rendering già propagandato dal sindaco sui social più di un anno fa e per le operazioni di taglio boschivo a valle della chiesa parrocchiale, per le quali vanno verificate le procedure e le autorizzazioni ottenute dai privati proprietari. Complessivamente è una situazione di arroganza amministrativa che non possiamo non denunciare”.
All’ordine del giorno del Consiglio Comunale c’erano anche il bilancio consuntivo 2020 (contraria la minoranza) e l’approvazione del nuovo Regolamento Unico per le strade agrosilvopastorali. “Manca una vera tutela del territorio – ha rilevato la minoranza – e gli articoli danno possibilità infinite di permessi d’accesso, addirittura a tutti i residenti dell’Alta Valle Brembana e ai proprietari di seconde case di Moio e Valnegra.
Per contro il Comune di Moio si fa carico della manutenzione ordinaria dell’intero tracciato, anche in comune di Valnegra, assumendosi una diretta responsabilità civile nel malaugurato caso di incidenti”. Dopo accesa discussione la maggioranza ha convenuto sulla necessità di meglio articolare l’articolo relativo alla manutenzione, emendando il Regolamento, ma mantenendone l’impianto. “A Valnegra non facciamo favori o regali – ha affermato il Sindaco – ma facciamo in modo di essere unici interlocutori per rendere omogenei gli interventi sul tracciato”.