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La sincope (svenimento)

Il termine svenimento o sincope indica una momentanea perdita di coscienza e del tono posturale con possibile caduta a terra, dovuta ad una momentanea riduzione del flusso ematico cerebrale e caratterizzata poi da una risoluzione spontanea. Può verificarsi improvvisamente, senza avvisaglie o può essere preceduta da sintomi di mancamento (presincope). Questi sintomi includono sensazione di stordimento, vertigine, calore, sudorazione profusa, nausea e offuscamento della vista. La sincope è un’evenienza che spaventa molto gli astanti, può essere sintomo di patologie gravi come l’embolia polmonare, ictus, gravi aritmie, infarto miocardico, ma nella maggior parte dei casi non è la spia di gravi patologie.
La sincope più frequente è quella che viene definita sincope vasovagale. Questa forma di sincope rappresenta più del 50% di tutte le forme di svenimento e nella maggior parte dei casi interessa persone sane, è spesso ricorrente ed è solitamente provocata da fattori scatenanti: ambiente caldo o affollato, estrema fatica, dolore severo, vista del sangue, stazione eretta prolungata, situazioni emotive o stressanti. Pur essendo una sincope benigna, se insorge senza preavviso provoca una caduta a terra. La caduta è un meccanismo di difesa dell’organismo in quanto provoca una posizione orizzontale che determina la ripresa del flusso ematico cerebrale e quindi un rapido miglioramento e una ripresa della coscienza, può però essere la causa di episodi traumatici a livello cranico anche di grave entità. Il paziente caduto a terra solitamente rimane immobile, ma in alcuni casi possono comparire degli spasmi muscolari che possono simulare una crisi epilettica, in questa patologia però, a differenza dalla sincope, spesso è presente incontinenza degli sfinteri, soprattutto quello vescicale, con conseguente perdita di urina.
Nel paziente svenuto la pressione è molto bassa e il polso molto debole o addirittura assente, ma entrambi i parametri migliorano rapidamente, la cute riprende colore e cessa la sudorazione.
Se la sincope viene preceduta da sintomi premonitori già descritti in precedenza è fondamentale che i presenti che si accorgono dei sintomi non cerchino di mantenere il soggetto in posizione eretta e nemmeno seduta. Lo si deve sdraiare a terra e sollevare le gambe in modo da favorire il flusso di sangue verso il cervello.
Un altro tipo di sincope è quella dovuta ad una ipersensibilità del seno carotideo, una struttura costituita da barocettori sensibili alla pressione, situata da entrambi i lati del collo, in vicinanza dell’angolo mandibolare, nella biforcazione delle arterie carotidi comuni. Una stimolazione dei seni carotidei provoca un improvviso abbassamento della pressione e della frequenza cardiaca con conseguente svenimento. A differenza della sincope vasovagale che è più frequente nelle giovani donne, la sincope da ipersensibilità del seno carotideo è più diffusa negli uomini over 50, lo svenimento può essere provocato da un colletto troppo stretto, dalla rasatura o girando la testa bruscamente da un lato. La sincope da ipotensione ortostatica è un’evenienza frequente e colpisce soprattutto soggetti anziani in trattamento con farmaci anti ipertensivi. Lo svenimento in questo caso interviene in seguito ad una rapida assunzione della posizione eretta da quella sdraiata oppure in seguito ad una prolungata ed immobile stazione eretta.
Esistono poi le sincopi situazionali provocate da varie attività come la tosse, la minzione e la deglutizione in soggetti particolarmente sensibili.
Anche l’ipoglicemia può causare una sincope preceduta da debolezza accentuata, sudorazione profusa e miosi pupillare.
Solitamente interessa pazienti diabetici, soprattutto in terapia con insulina, particolarmente nelle fasi iniziali, quando il paziente non ha ancora raggiunto una sufficiente autonomia gestionale o quando non si è ancora arrivati al giusto dosaggio insulinico.

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