Al giorno d’oggi, il trapianto di midollo non è essenziale solo per le leucemie, ma anche per un numero sempre più in crescita di mielosi del sangue e patologie genetiche. Di conseguenza, l’aumento del numero di pazienti necessita di un aumento di donatori.
Sabato 19 dicembre, ha avuto luogo l’inaugurazione della nuova sede AIDO-ADMO a Esine, in via Mazzini. Una novità importante sia per la realtà locale, che può così ospitare un’altra associazione nazionale, accanto ad AVIS e AIDO, già punti di riferimento per il territorio. Inoltre, anche per ADMO si tratta di una novità importante: una sede in Valle è una possibilità di aumentare l’utenza, di cui si ha sempre bisogno. Infatti, trovare un midollo compatibile è rarissimo e ogni anno i donatori sono solo tra i 10 e i 15. La provincia di Brescia si mostra estremamente solidale, con un numero di volontari che si aggira intorno ai 14 mila sui 460 mila a livello nazionale. Un dato che non è diminuito nemmeno con il Covid: nonostante la regione fosse la più colpita, le tipizzazioni hanno superato le 800, anche grazie alle tre giornate ad esse dedicate. Brescia si è classificata come il miglior centro di donazione in Lombardia, uno tra i primi 10 in tutt’Italia.
«Donare il midollo significa salvare una vita. Quando si cerca la compatibilità è perché le altre strade sono già state tentate, la persona non è che continua a stare poco bene, se non lo riceve muore.»
A sensibilizzare il tema delle donazioni di midollo è Juri Senici, consigliere del distaccamento di Brescia dell’ADMO.
«Il 50% dei casi va a buon fine, ma non c’è sempre un 10% che non ce la fa e non possiamo dimenticarlo. Dietro a numeri e statistiche ci sono persone, spesso bambini. »
Senici si mostra riconoscente per l’ospitalità mostrata dall’Ospedale di Esine in questi anni e guarda con ottimismo alla possibilità di farlo diventare un polo di reclutamento, com’era già stato nel passato. Un altro ringraziamento dev’essere destinato al Rotari Club Lovere-Iseo-Breno che non solo appoggia le varie iniziative promosse da ADMO, ma ha anche fatto da tramite tra l’associazione e l’ospedale.
La donazione del midollo non è solo un gesto di solidarietà, ma un vero e proprio salva vita e la speranza è che il numero di donatori continui ad aumentare.
Maria Ducoli