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Vincitori Corsa delle Uova

Il vincitore della Corsa delle uova

Una serata fra tradizione ed agonismo, all’insegna di una scommessa senza tempo e delle stelle della Champions League. Venerdì 5 luglio si è rinnovata a Gandino la storica sfida della “Corsa delle Uova”, che si ripete dal 1931. A darsi battaglia sono stati Giuliano Noris di Gandino (raccoglitore, già vincitore dell’edizione 2018) che corre con il Gav Vertova e Carlo Beltrami, atleta di Casnigo de La Recastello, noto al grande pubblico in quanto vincitore nel 2017 di Bake Off Italia, il seguitissimo talent televisivo per pasticceri dilettanti. A vincere è stato Carlo Beltrami, che ha completato l’andata e ritorno da Fiorano al Serio nel tempo di 40’33”. Al suo arrivo in piazza Vittorio Veneto, Giuliano Noris aveva appena raccolto il fatidico centesimo uovo, senza riuscire a portarlo al traguardo.

Al via c’erano i familiari di Giovanni Bonazzi (ideatore), la vedova di Franco Ongaro (che nel 1981 suggerì all’Atalanta Club Valgandino di riportare in auge la gara) e Romano Zanforlin, direttore marketing dell’Atalanta B.C., prossima al ritiro precampionato in Val Seriana. Era accompagnato dalla nuova maglia gara 2019-2020, indossata da Elisabetta Lanfranchi.

La Corsa delle Uova, in dialetto gandinese “Corsa de öf”, è’ per tradizione collocata all’antivigilia della “Prima Domenica di Luglio”, quando Gandino festeggia i Ss.Martiri Patroni (ben quattro). E’ un’originale sfida che vede protagonisti due atleti. Il primo deve percorrere di corsa, nel minor tempo possibile, il tratto Gandino – Fiorano al Serio – Gandino per un totale di oltre 11 chilometri; contemporaneamente l’altro concorrente deve raccogliere, una per una, 100 uova poste ad un metro l’una dall’altra lungo via Dante, fra la fontana di Piazza Vittorio Veneto e l’antica chiesa di Santa Croce. L’origine della manifestazione risiede in una sorta di scommessa, che nel 1931 vide protagonisti i diciottenni Renzo Archetti e Giovanni Bonazzi. Il primo, impegnato nel percorso a piedi verso Fiorano, si aggiudicò la prova. Al contrario delle apparenze è favorito il concorrente impegnato nel percorso podistico, in quanto la distanza percorsa dal raccoglitore d’uova è sì inferiore (10.100 metri, secondo calcoli matematici) ma molto più discontinua e su un tratto che comunque presenta una pendenza media del 3,89%. Dal 2000 nella pavimentazione di piazza Vittorio Veneto e via Dante sono incastonati i cubetti in marmo bianco numerati, che segnalano per sempre la posizione esatta delle cento uova.  La prova è estremamente incerta, spesso risolta all’ultimo metro oppure all’ultimo uovo, seguita con grande passione dal pubblico che si assiepa in Piazza Vittorio Veneto e viene costantemente informato sull’andamento della prova del podista, grazie ai collegamenti assicurati da Gandino Web Tv.  Al termine della Corsa il pubblico (stimabile in almeno 6000 persone) ha gustato frittate ed uova sode preparate da Gruppo Alpini e Caffè Centrale, in collaborazione con Cascina Italia, Alimentari F.lli Bonazzi e “Il Fornaio” dei fratelli Imberti, sciamando poi nel centro storico sino a tarda ora per la movida della Notte Bianca.

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