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Visita in via Tasso per il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, che ieri pomeriggio è stato ricevuto in sala consiliare per scambiare come da tradizione gli auguri di Pasqua con il presidente, i consiglieri e i dipendenti della Provincia. Tanti i temi toccati dal vescovo nel suo intervento, dalle impressioni positive ricevute nell’incontro con i ragazzi che hanno appena partecipato alla Fiera dei Mestieri (“sono rimasto molto stupito e anche commosso dalle riflessioni che questi giovani hanno saputo portare”) fino ai recenti attentati terroristici che lasciano tutti nello sgomento: “Sono eventi che ci preoccupano e ci rattristano, ma ho la sensazione che tendiamo a esorcizzare la paura pensando che tanto non sta toccando a noi”.

Infine una riflessione sulla festività pasquale che sta arrivando: “La Pasqua è meno sentita del Natale, eppure la morte e la sofferenza ci toccano tutti. Il Crocifisso è un soggetto che ci interroga profondamente e in cui moltissimi artisti hanno rappresentato la propria sofferenza, oltre che quella di tutti noi. Naturalmente oltre alla morte la Pasqua ci parla di un sacrificio supremo che riscatta il mondo”.