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carabinieri posto di blocco notte

Il nipote indica ai complici come rubare in casa della nonna

Tre giovani sono stati arresti nella notte di sabato 1 giugno per un tentato furto, mentre un quarto amico sarebbe riuscito a fuggire: avevano messo a segno un furto nella casa della nonna di uno di loro.

Sarebbe stato proprio il nipote dell’anziana, attualmente ricoverata in una casa di riposo, a fare da basista ai soci, segnalando anche la presenza di una cassaforte a muro, che il gruppo, entrato da una finestra, stava tentando di scardinare con martelli e cacciavite. A chiamare i Carabinieri è stato un vicino, allarmato dai rumori che i ladri stavano facendo: sul posto è arrivata la pattuglia di Sovere. Alcuni militari sono entrati in casa, mentre un altro è rimasto fuori per evitare che i ladri fuggissero: così appena un 20enne è uscito dalla casa, è stato bloccato mentre gli altri due di 24 e 21 anni hanno tentato di fuggire lanciando uno sgabello contro i militari, per scappare poi a piedi. I Carabinieri hanno chesto rinforzi: hanno accerchiato la zona e, anche seguendo i latrati di alcuni cani, hanno raggiunto e arresttao i due in fuga. Agli inquirenti resta il sospetto che insieme ai tre arrestati ci fosse anche un quarto amico di cui però non sono state per ora trovate tracce. Dopo l’arresto i Carabinieri hanno scoperto che tra i tre arrestati c’era il nipote della proprietaria dell’appartamento: tutto è venuto a galla perchè proprio mentre i tre si trovavano ancora in caserma a Sovere per l’identificazione, si è presentata la zia del presunto basista per presentare denuncia di furto, trovandosi di fronte il nipote tra gli accusati. In tribunale a Bergamo per l’udienza di convalida, i tre si sono giustificati davanti al GIP Ciro Iacomino, affermando che era stata una bravata e che non avevano pianificato nulla. Il più giovane, visto da un carabiniere mentre gettava un sacchetto con una cintura dorata e una spilla, ha negato di aver preso degli oggetti dalla casa. Sul presunto complice, hanno dichiarato di non sapere chi fosse o addirittura che non esistesse. Infine, il nipote presunto basista ha dichiarato di aver sì indicato la casa, fornendo i particolari, ma che non era entrato perché la casa era della nonna. Al termine dell’udienza il giudice ha convalidato gli arresti ma ha rimesso fuori i tre, fissando la data del processo al 2 dicembre.

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