Cerca
Close this search box.

Il magico mondo delle diete detox

Ebbene si, ci si casca sempre, ogni volta che capita l’occasione per mangiare un po’ più del solito, o in questo periodo in cui preparare golose torte o sperimentare nuove ricette, ci ha riempito le giornate.

In questo articolo però, non sarò io a scrivere, ma ho preferito che a parlarvi della tanto desiderata “dieta detox” fosse un biologo nutrizionista, il mio collega Dott. Davide Serpe.

Buona lettura😉

Negli ultimi anni, anche sulla scorta dell’enorme diffusione dei social net work, spopolano prodotti e regimi alimentari disintossicanti, che vanno dalle diete alcaline all’acqua calda e limone; la promessa è quasi sempre la stessa, ripulire il corpo dalle tossine assicurandone un miglioramento in termini di salute e peso corporeo. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su un tema che presenta molti lati oscuri, quantomeno sul versante prettamente scientifico basato sull’evidenze mediche.

Prima di entrare a far parte del linguaggio comune, la parola detox si riferiva principalmente ad una procedura medica (quindi clinica), per eliminare dal corpo pericolose sostanze che potevano mettere a serio repentaglio la vita del paziente: alcool, veleno o droghe ad esempio1. I programmi di disintossicazione promossi in epoca recente dalle varie aziende che producono integratori o sostanze similari a tale scopo, sono qualcosa di ben diverso e che trovano un fondamento molto più consistente nel marketing che nella scienza. Tali diete (e prodotti vari) nascono con l’intento di depurare l’organismo da scorie, conservanti e coloranti, sostanze chimiche, metalli pesanti: peccato che non ci siano evidenze scientifiche di tutto ciò in soggetti non clinici. L’attinenza ad alcune di queste diete, tra le altre cose, è piuttosto costosa in termici economici e senza dubbio un effetto “dimagrante” sul portafoglio potrebbe anche averlo.

“Si tratta di procedure a volte estreme come il digiuno protratto che, secondo i sostenitori, dovrebbero portare a miracolosi effetti di purificazione del corpo e dell’anima. Alcune di queste pratiche sono francamente pericolose, altre semplicemente inutili e controproducenti […].Ecco allora il dilagare di diete dimagranti, allenamenti a fatica-zero, integratori miracolosi, programmi di detossificazione di ogni tipo e genere, cure alternative per ogni sorta di malattia, promosse in rete come panacee.” (Dr. Filippo Ongaro)

Solitamente queste diete vanno da un minimo di 3 giorni a circa 20, ed annoverano quali alimenti cardini ovviamente frutta e verdura: sia chiaro, io stesso ne consiglio razioni quotidiane ma associare a questi alimenti dei “superpoteri” è francamente eccessivo e poco razionale. Cipolla, carote, broccoli, melograno, carciofi, ortiche, broccoli, limone, cavolfiore sono probabilmente gli alimenti più utilizzati nei centrifugati delle diete detox, ma una nota di merito va ai cosiddetti “superfood”, tra i quali spiccano nomi di alimenti che probabilmente la maggior parte delle persone neanche conosce ma ai quali si affida ciecamente: spirulina, moringa, semi di chia, polline d’api, erbe di grano, curcuma, acerola, lucuma e le famigerate bacche di Goji solo per citarne alcuni. In un articolo apparso sul theguardian2 (You can’t detox your body. It’s a myth. So how do you get healthy? ) si sottolinea l’inattendibilità scientifica di tali pratiche, sottolineando un principio banale che attesta la truffa alla base delle detox: “se le tossine si accumulano in maniera tale che il corpo non riesce ad espellerle, probabilmente si è morti o è necessario un serio intervento medico”. Dallo stesso articolo estraggo una parte dove si riportano le parole del Dottore Edzard Ernst, professore emerito di medicina complementare all’Università di Exeter nel Regno Unito, perché sintetizza a mio avviso il pensiero scientifico sull’argomento: “ ci sono due tipologie di detox, una è rispettabile l’altra no. La prima fa riferimento al campo medico, nei confronti di persone dipendenti da alcol o droga, la seconda invece è utilizzata da imprenditori e ciarlatani al fine della vendita di un prodotto falso che dovrebbe disintossicare il corpo dalle tossine accumulate nel tempo. […] Un corpo sano ha reni, fegato, pelle, polmoni che lavorano a tale scopo […] e non esiste al momento un altro modo (e non certo quello delle diete detox) per migliorare un meccanismo perfetto in un corpo sano”.

Alla domanda del perché allora le diete detox sono così tanto diffuse e seguite, penso che si possa dare una duplice risposta: la prima, una pressoché conoscenza ridotta al minimo dei processi fisiologici del corpo umano (in primis del fegato ,reni, sistema gastrointestinale, polmoni). La seconda, una pigrizia dilagante che porta ad affidarsi a “pozioni magiche” pur di non fare esercizio fisico, una scorciatoia per la salute in sostanza. Fegato e reni sono due organi eccezionali predisposti allo smaltimento di tutte quelle sostanze che possono comportare rischi per l’organismo umano; fanno in modo soprattutto che le sostanze tossiche non si accumulino nel sangue e non hanno certo bisogno di essere depurati, se non in casi eccezionali. Le abbuffate del periodo natalizio, ad esempio, non rientrano certo in questa casistica ma è proprio nel periodo post-feste che queste diete spopolano maggiormente tra le persone. È assolutamente corretto (e consigliato) qualora un organo come il fegato non funzionasse a dovere investigarne le cause, ma in questo caso l’ambito è clinico e il trattamento il più delle volte farmacologico; in assenza di malattie gravi, voler disintossicare il fegato tramite beveroni o centrifugati è assolutamente superfluo3. Inoltre, così come ci sono centinaia di studi randomizzati su processi di disintossicazione da alcol o droga, lo stesso assolutamente non esiste per quanto concerne ad esempio la depurazione da tossine ambientali (uno dei cavalli di battaglia dei sostenitori e venditori delle diete detox) attraverso integratori o erbe.

Pensare che questi trattamenti siano innocui potrebbe altresì essere un errore: si può incorrere in casi di malnutrizione allorquando ai prodotti si abbini una dieta restrittiva in ottica dimagrimento, oppure epatotossicità in relazione agli integratori assunti3.

Il cardine del discorso attorno al quale vertono le detox sono le tossine e la depurazione da esse, ma a questo punto sarebbe interessante capire cos’è una tossina e qui vengono a galla le grosse lacune dei venditori di queste diete: se s’intende semplicemente una sostanza tossica, potenzialmente tutto è tossico se assunto in dose eccessiva. Il fatto che la definizione sia incerta rende difficile misurarle, queste tossine, e quindi provare se un certo rimedio funziona (oppure no)4.

“Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”, scriveva l’alchimista svizzero Paracelso nel 1538, e questa regola vale tuttora; anche l’acqua, se assunta in dosi eccessive, potenzialmente è tossica così come il non assumerla può portare a conseguenze molto negative per l’organismo.

Molte detox giocano anche sul ruolo (effettivamente molto importante, ma questo è risaputo) degli antiossidanti sui radicali liberi, motivo per cui molti integratori sono carichi di agenti antiossidanti e le aziende venditrici tendono a pubblicizzare la loro presenza: che un alimentazione equilibrata preveda frutta e verdura nelle giuste dosi giornaliere anche qui non v’è dubbio, ma pensare che basti un integratore o frullato di antiossidanti per prevenire o peggio curare una patologia tumorale è quanto di più distante ci dica il mondo scientifico. Al contrario, sono presenti in letteratura studi che hanno determinato non solo l’inefficacia degli integratori di antiossidanti, ma persino una correlazione tra questi e l’aumento del rischio di mortalità5,6,7. Sarebbe anche opportuno non esagerare con lassativi e/o diuretici, che spesso sono consigliati come abbinamento ad altri integratori; il rischio concreto è quello delle disidratazione, conseguenza della perdita eccessive di acqua e sali minerali.

Molta attenzione a pratiche come il clistere, dai sostenitori (e venditori) delle detox piuttosto osannate: a parer loro, questa pratica serva a depurare l’intestino da tossine accumulate negli anni, con ripercussioni positive anche sulla funzionalità epatica ed in generale dell’organismo in toto. In altre parole, come ci laviamo la pelle esternamente, dovremmo ogni tanto anche pulirci e disinfiammare l’intestino con una pratica interna. Qualsiasi tipologia di clistere utilizzato a questo scopo è oltre che inutile anche pericolosa perché può compromettere la mucosa intestinale e causare ulcere8,9,10.

Diverse diete detox sono senza dubbio originali: oltre a propinare alimenti e regimi “detossificanti”, accanto a queste si trovano articoli vari con proprietà benefiche assolutamente prive di riscontro scientifico: primo fra tutti il sale rosa dell’Himalaya (che poi tra l’altro non è neanche dell’Himalaya ma a questo punto è solo un piccolo dettaglio), ma anche candele per le orecchie così come cerotti per i piedi detox, acque minerali con funzioni depurative e la bile dell’orso (sì, su internet vendono pure questa).

A bocciare le diete detox anche l’associazione dei dietisti britannici che ha pubblicato un documento in cui scrive che “l’idea stessa di disintossicarsi è assurda. Non ci sono infatti pillole, bevande, cerotti o lozioni miracolose che lo fanno. Il corpo ha un sistemato ben collaudato con cui si purifica e rimuove scorie e tossine. Le diete detox sono più un mito commerciale che una realtà nutritiva e molte delle loro promesse sono esagerate, non basate su dati scientifici con benefici di breve durata”.

In un indagine del 2009 l’organizzazione non governativa Sense About Science11 ha cercato di capire, intervistando direttamente le aziende dei 15 prodotti detox esaminati nello studio, cosa intendessero per “disintossicarsi” e quali fossero le tossine da eliminare, risultato: nessuna delle aziende è riuscita a dare una risposta chiara ai quesiti. Il dossier ha concluso che “detox” è un mito, che ha molto più a che fare col marketing che con la scienza e che in alcuni casi tali diete o pratiche possono anche risultare pericolose per le persone che le seguono.

Detox non ha alcun significato al di fuori del contesto clinico/medico, laddove vi è una situazione di tossicodipendenza o avvelenamento; pensare che si possano “pulire” organi come il fegato, in un corpo sano, è ridicolo a prescindere dall’alimento che assumo. E questo discorso vale anche per reni, stomaco, intestino ecc ecc…il concetto (sul quale fanno leva le detox) del disintossicarsi dall’accumulo di tossine è, da un punto di vista scientifico, senza riscontro perché se ciò mai dovesse avvenire allora servirebbe un intervento medico e non certo un beverone. Al netto della situazione attuale e dell’assoluta infondatezza scientifica, definire queste pratiche depurative una truffa bella e buona penso non sia affatto inappropriato; non fanno altro che creare e vendere illusioni (costose tra l’altro), basandosi un po’ sull’ignoranza delle persone ed un po’ sulla loro pigrizia.

Volete veramente qualcosa che vi depuri? Esercizio fisico, astenersi dal fumo, alcol con moderazione, seguire i principi di un’alimentazione varia e normocalorica (laddove il regime della dieta mediterranea continua ad essere consigliato in chiave preventiva), evitare stress quotidiani inutili, godere del tempo libero e vedrete che non sentirete neanche la necessità di depurare il vostro corpo da fantomatiche tossine accumulate nel tempo.

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA

1) Harvard Medical School (maggio 2008) . The dubious practice of detox. Internal cleansing may empty your wallet, but is it good for your health? Harvard Women’s Health Watch. Volume 15, numero 9,

2) https://www.theguardian.com/lifeandstyle/2014/dec/05/detox-myth-health-diet-science-ignorance

3) E. Ernst (31 gennaio 2012). Alternative detox. British Medical Bulletin, Volume 101, Issue 1. Pages 33–38. doi.org/10.1093/bmb/lds002

4) https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/i-blog-della-fondazione/il-blog-di-agnese-collino/disintossichiamoci-dalle-bufale

5) G. Bjelakovic, Dimitrinka Nikolova, L. L. Gluud, R. G. Simonetti, C. Gluud (marzo 2012). .Antioxidant supplements for prevention of mortality in healthy participants and patients with various diseases (Review). Cochrane Library.

6) Bjelakovic G, Nikolova D, Simonetti RG, Gluud C. (2008) .Antioxidant supplements for preventing gastrointestinal cancers. See comment in PubMed Commons belowCochrane Database Syst Rev. (3):CD004183. doi:10.1002/14651858.CD004183.pub3.

7) Caraballoso M, Sacristan M, Serra C, Bonfill X. (2003) .Drugs for preventing lung cancer in healthy people. Cochrane Database Syst Rev.;(2):CD002141.

8) Dore M., Gleeson T. (OTTOBRE 2015) .Escherichia coli Septic Shock Following Colonic Hydrotherapy. THE AMERICAN JOURNAL of MEDICINE. Volume 128, Issue 10, Page e31

9) Kim S, Cha JM, Lee CH, Shin HP, Park JJ, Joo KR, Lee JI, Jeun JW, Lim K, Lim JU, Choi JH. (2012). .Rectal perforation due to benign stricture caused by rectal burns associated with hot coffee enemas. Endoscopy. 44 Suppl 2 UCTN:E32-3. doi: 10.1055/s-0031-1291512.

10) Doug V Handley, Nick A Rieger and David J Rodda (2004) .Rectal perforation from colonic irrigation administered by alternative practitioners. The Medical Journal of Australia.

11) The detox dossier (2009). http://archive.senseaboutscience.org/pages/debunking-detox.html

www.valentinalato.it

Condividi:

Ultimi Articoli

Luigi Ravasio. Le regole dell’astrazione

Sarà aperta domenica 21 aprile presso la Galleria dell’Accademia Tadini di Lovere (Bg) la mostra “Luigi Ravasio. Le Regole dell’astrazione”. La mostra nasce dalla donazione