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Il dolore toracico

Il dolore toracico è uno dei sintomi più comuni e complessi per il quale il paziente si reca in Pronto Soccorso. Certamente non va sottovalutato, perché, anche se è un disturbo molto frequente e nella maggior parte dei casi è provocato da patologie benigne, in altri casi può essere la spia di patologie gravi che mettono a rischio la vita. Purtroppo in questo periodo pandemico la gente teme l’accesso in pronto soccorso per la paura del contagio e questo atteggiamento rischia di provocare tanti decessi, per una mancata o una ritardata diagnosi di cause gravi di dolore toracico. La causa più temibile e purtroppo abbastanza frequente di dolore toracico è l’infarto miocardico.
Per infarto miocardico acuto (IMA) si intende la necrosi di una parte più o meno estesa di muscolo cardiaco (miocardio) provocata dall’ostruzione di una delle coronarie, arteriole che irrorano il miocardio apportando nutrimenti ed ossigeno.
In questo caso solitamente il dolore è localizzato in sede sternale, viene riferito come un senso di peso o di costrizione, spesso si irradia al braccio sinistro oppure alla gola o al dorso. Talora però la sintomatologia non è così caratteristica e può succedere allora che il senso di peso venga percepito più in basso, a livello gastrico e siccome quasi sempre nell’infarto è presente anche nausea, vomito e sudorazione profusa, questa sintomatologia può essere confusa con una maldigestione.
In presenza di un dolore toracico, soprattutto in un paziente a rischio (diabetico, iperteso, fumatore, obeso) l’unico modo per escludere oppure per fare diagnosi di infarto consiste nel recarsi in un pronto soccorso, dove verrà eseguito un ECG e soprattutto il dosaggio seriato ogni 4 – 6 ore fino a distanza di 12 ore della troponina, una sostanza che si innalza nel sangue in presenza di una necrosi miocardica.
Un’altra causa cardiaca di dolore toracico è la pericardite, condizione patologica caratterizzata da una infiammazione/infezione della membrana che riveste esternamente il cuore (pericardio). La pericardite nella maggior parte dei casi è di origine virale ed è preceduta solitamente da un rialzo febbrile e da infezione delle prime vie respiratorie. Il dolore è molto simile a quello dell’infarto e la diagnosi differenziale si pone con esami ematici, che a differenza di quanto avviene nell’infarto non evidenziano il rialzo della troponina, con l’ECG e con l’ecocardiogramma. Un dolore toracico può essere provocato anche da patologie polmonari e pleuriche (polmoniti, pleuriti, neoplasie polmonari, mesoteliomi pleurici), in questi casi però il dolore, a differenza che nel dolore cardiaco, si accentua con gli atti respiratori e con i colpi di tosse. Anche il pneumotorace è causa di insorgenza di un dolore toracico molto intenso e ad insorgenza improvvisa. Il dolore solitamente compare in seguito ad un colpo di tosse ed è provocato dalla rottura di una bolla d’aria nella parte esterna del polmone, che provoca una penetrazione di aria nello spazio pleurico, con conseguente collassamento di una parte o di tutto il polmone. Anche patologie digestive possono causare dolore toracico, questo può infatti insorgere a causa di un reflusso gastroesofageo o per la presenza di calcoli della colecisti, che molto spesso provocano un dolore alla parte posteriore del torace. Ma più spesso il dolore toracico è provocato da patologie benigne, infiammatorie o post traumatiche, delle strutture muscolo scheletriche. Riassumendo si può quindi asserire che il dolore toracico non va mai sottovalutato, ma ci sono delle caratteristiche del dolore che dovrebbero tranquillizzare il paziente. Il dolore è meno preoccupante se aumenta con i movimenti o con la digitopressione ed in questo caso deve far pensare a una patologia muscolo scheletrica. Se invece il dolore non si modifica con gli atti respiratori e coi movimenti deve far sospettare una patologia cardiaca e quindi indurre il paziente a recarsi in un pronto soccorso.

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