E’ una bevanda consumata in tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, dove viene considerato quasi irrinunciabile, si inizia col berlo al mattino per ottenere un effetto tonificante, è inoltre una bevanda di fine pasto e come rinunciare alla famosa pausa caffè?
Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione delle bacche delle omonime piante tropicali previa loro tostatura.
Il caffè ha degli effetti positivi sulla nostra salute ma può avere anche effetti negativi soprattutto se si eccede nel suo consumo.
Sia gli effetti positivi che gli effetti negativi sono da imputare alla caffeina, un alcaloide naturale presente nel caffè, ma presente anche in altre bevande come per esempio la coca cola, ed anche nel cacao.
L’assunzione di caffeina fino ad un massimo di 400 mg al giorno (circa 5 tazzine di caffè espresso al giorno), consumata nel corso della giornata, non pone problemi di sicurezza per gli adulti sani della popolazione in genere, fatta eccezione per le donne in gravidanza nelle quali non si deve superare la quantità di 2 tazzine al giorno.
Analizziamo dapprima i suoi effetti positivi. La caffeina ha effetti positivi sull’emicrania tanto che alcuni farmaci antiemicranici contengono caffeina. Da alcuni anni è in commercio un farmaco contenente 1 g di paracetamolo + 130 mg di caffeina, indicato per il trattamento dell’attacco di emicrania. L’insorgenza di un tipo di emicrania che viene definita cefalea dell’week end, in alcuni casi viene imputata proprio ad un ritardato consumo di caffè nei giorni festivi. Uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Heart (cuore) ha evidenziato come tre tazzine di caffè al giorno possano avere un effetto protettivo nei confronti dell’arteriosclerosi che è la principale causa di ictus cerebrale ed infarto del miocardio. Un consumo moderato di caffè nella giornata sembra ridurre il rischio di andare incontro a fenomeni depressivi, inoltre aumenta la concentrazione e l’attenzione ed aumenta anche la prontezza dei riflessi. Studi recenti indicano che un consumo regolare di caffè ridurrebbe il rischio di andare incontro a diabete mellito di tipo 2, in questo caso però l’effetto non sarebbe imputabile alla caffeina, perché lo stesso effetto si ottiene anche con il consumo di caffè decaffeinato. Altri studi hanno anche evidenziato che la caffeina riduce i livelli ematici e encefalici della beta amiloide, una delle proteine responsabili della malattia di Alzheimer. E’ anche da tempo nota una sua capacità nell’aumentare la resistenza allo sforzo fisico, tanto che la caffeina si trova anche in molti integratori da assumere prima o durante lo sforzo. Attenzione però a non eccedere nelle dosi perché si potrebbero avere effetti negativi sull’apparato cardiocircolatorio e ottenere degli effetti opposti. Fino al 2005 la caffeina era considerata doping, attualmente è stata tolta dall’elenco delle sostanze dopanti, ma solo perché è presente in troppe bevande. Analizziamo ora quali sono i possibili effetti negativi del caffè. Innanzitutto il caffè può provocare insonnia: la regola generale è di evitare qualsiasi bevanda o alimento con caffeina dopo le ore 14:00, perché è una sostanza chimica ingannevolmente duratura. L’emivita della caffeina è di circa 6 ore, il che significa che occorrono 6 ore per eliminare circa la metà della sostanza chimica dal circolo. L’ansia può essere accentuata dal consumo di caffè perché riduce i livelli ematici di GABA, una sostanza endogena ansiolitica. La caffeina ha anche un effetto vasocostrittore e quindi un suo consumo sopra le 3 tazzine al giorno va evitato nei pazienti ipertesi, aggrava anche i sintomi legati al reflusso gastroesofageo.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario