Bergamo, 16 settembre 2020 – Prenderanno il via al Papa Giovanni le osservazioni del grado di adesione degli operatori agli standard di igiene delle mani negli ambienti sanitari. L’obiettivo è quello di tornare a sensibilizzare su questo semplice ed efficace strumento per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e per il controllo dell’antibiotico-resistenza. Hand Hygiene, questo il nome del progetto, è promosso da JCI – Joint Commission Italian Network, che mette in rete 30 organizzazioni pubbliche e private della sanità con l’obiettivo di continuare a migliorarsi, favorire la condivisione di esperienze, conoscenze e best practices per la crescita della qualità e per la sicurezza dei pazienti.
Il Papa Giovanni è da sempre attivo nella promozione tra i suoi operatori di comportamenti igienico-sanitari virtuosi come il lavaggio delle mani. Con l’adesione al progetto, il Papa Giovanni mette in campo un’altra azione per il miglioramento della qualità e della sicurezza dei pazienti e dei suoi operatori.
I risultati del progetto Hand Hygiene, avviato nel 2017, sono stati illustrati nel corso di un incontro al Papa Giovanni da Gianluca Lanza, coordinatore del progetto e da Filippo Azzali, coordinatore del Network Joint Commission in Italia. “In tre anni il progetto sul lavaggio e l’igiene delle mani ha permesso di raccogliere circa 95.000 osservazioni relative a varie figure professionali tra medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici, ausiliari, terapisti – ha spiegato Filippo Azzali -. Siamo particolarmente contenti di ricevere oggi l’adesione proprio del Papa Giovanni XXIII, uno degli ospedali più coinvolti dall’epidemia Covid-19. Un messaggio quanto mai importante in un contesto come quello attuale, di emergenza e pandemia, per sostenere la sicurezza di tutti gli operatori e dei pazienti ricoverati”.
All’incontro con JCI erano presenti le strutture principalmente coinvolte: Risk Management, Ufficio Prevenzione e Controllo Infezioni, Direzione Medica, Direzione Professioni Sanitarie e Sociali, Ufficio Qualità ed alcuni componenti del Comitato Infezioni aziendale. “Entrare nei reparti ad osservare e misurare le nostre attività oltre che restituire l’immagine di come lavoriamo ci aiuta anche a portare l’attenzione sul tema della qualità delle cure, che per noi va di pari passo con la sicurezza dei pazienti e degli operatori – ha affermato Gabriele Pagani, Risk manager dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Con l’adesione al progetto Hand Hygiene oggi facciamo un altro passo in avanti verso la sicurezza delle cure, proprio in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”.
L’adesione al progetto coincide con la data simbolica del 17 settembre, dichiarata dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità “World patient safety day”. La ricorrenza è stata introdotta anche in Italia per iniziativa del Ministero della Salute, dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dall’Istituto superiore di sanità (ISS), dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS).
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