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I piccioni intasano la canna fumaria. Morì un pensionato e la moglie fu tratta in salvo per tempo

Un anziano residente a Brescia rimase vittima di un avvelenamento da monossido di carbonio che aveva saturato il suo appartamento. Anche la moglie, che era con lui, fu colpita dal pericoloso gas ma riuscì ad aver salva la vita per miracolo. Grazie all’autopsia eseguita sul corpo dell’anziano, i medici hanno chiarito nel che fu proprio il monossido a causare la sua morte. Ai Vigili del fuoco, esclusa la presenza di possibili fonti nell’abitazione, è servito più tempo per arrivare alla sorgente che ha sprigionato il gas killer e per ripercorrere la via attraverso la quale si è fatto largo nell’appartamento al primo piano della palazzina. Tutto avrebbe origine dall’installazione di un boiler a gas in uno scantinato e dallo sfruttamento della canna fumaria condominiale, adibita allo sfogo delle cappe di tutte le cucine del condominio, per far defluire i gas della sua combustione.. Successivamente fu fatto un intervento che creava una curva a gomito che modificava la struttura. Poi ci pensarono i piccioni a riempire la curva tanto da non fare passare più il gas di scarico. Da qui l’azione del gas killer che ha tolto la vita al pensionato e messo a rischio la vita della moglie

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