I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Chiari hanno arrestato un 36enne kosovaro, residente a Rovato, nullafacente, autore di una estorsione ai danni di un imprenditore edile italiano 53enne, residente a Iseo, operante nel settore delle piscine.
Lo scorso primo agosto l’imprenditore ha denunciato ai Carabinieri di Chiari di essere stato avvicinato da uno straniero che, con la scusa di commissionargli un lavoro, lo aveva portato in un luogo appartato per minacciarlo, anche a suon di pugni, di ottemperare ad un debito pari a 400.000 euro, di cui l’imprenditore era totalmente all’oscuro. I Carabinieri, identificato subito l’estorsore, lo hanno monitorato fino a quando nelle ultime ore il 53enne è stato contattato dal suo persecutore che gli ha intimato la consegna immediata di mille euro a parziale estinzione del debito, fissando nel parcheggio del supermercato Conad lungo la strada provinciale di Capriolo. Pertanto i Carabinieri, coordinati dalla Procura di Brescia, hanno predisposto un apposito servizio di osservazione e pedinamento a distanza, nascondendosi in parte nel retro del furgone da lavoro del 53enne per poter immediatamente intervenire appena fosse giunta la comunicazione del passaggio dei soldi dalle mani della vittima a quelle del suo aguzzino. Così alle 18.00 circa di lunedì 27 agosto, nei pressi del bar attiguo al Centro Commerciale di Capriolo, sotto gli occhi attenti dei Carabinieri, avveniva la consegna del denaro. A quel punto, ricevuto il segnale convenzionale, gli uomini nascosti all’interno del furgone, come in un moderno Cavallo di Troia, uscivano all’improvviso sorprendendo il kosovaro ancora all’interno dell’abitacolo della sua macchina, prima che riuscisse a mettere in moto per darsi alla fuga. Durante la perquisizione l’uomo è stato trovato ancora in possesso delle banconote appena ricevute ed arrestato quindi in flagranza di reato. La successiva perquisizione domiciliare eseguita a casa dell’estorsore ha consentito ai militari dell’Arma di ritrovare, ben nascosto sotto alcune tegole del box della casa dell’arrestato, un involucro contenente 25 cartucce calibro 9×21 in ottimo stato di conservazione, di cui l’interessato non sapeva fornire alcuna giustificazione e per la detenzione delle quali l’uomo è stato denunciato. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato in carcere a Brescia.