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Giornate FAI di primavera – una tappa a Zogno

Il Monastero di Santa Maria Annunciata sorge nel centro storico di Zogno non lontano dalla chiesa parrocchiale dedicata a San Lorenzo martire che domina dall’alto il cuore della cittadina. Zogno si trova in bassa Valle Brembana, a poco più di 300 metri di quota su un declivio fra il monte Zucco e un’ansa del fiume Brembo. Centro principale della valle, facilmente raggiungibile da Bergamo che dista 16 Km, supera gli 8 mila abitanti fra capoluogo e frazioni.

Il 14 dicembre 1488 i Serviti presero possesso della chiesetta di Santa Maria ceduta dalla Comunità di Zogno che si assicurò tuttavia il diritto di seppellire i propri morti nell’annesso cimitero. I Serviti nel 1495 costruirono il convento, soppresso poi nel 1652 da Innocenzo X, ma abbandonato soltanto nel 1656 sotto Alessandro VII. Nel 1731 il convento passò alle terziarie regolari francescane, un istituto religioso femminile di diritto pontificio con case autonome, provenienti dall’ex monastero in contrada Romacolo, sull’altra sponda del Brembo, che assumono l’impegno di educare le ragazze. Nuovamente soppresso nel 1811, le monache ritornano nel 1817 e vi rimangono tuttora trasformate in clausura.

La chiesa dedicata a Santa Maria, sorta probabilmente alla fine del XIV secolo, venne dedicata l’11 agosto 1472. Nel 1488 la chiesa venne ceduta ai frati Serviti e divenne, grazie alla cessione di alcuni terreni e case adiacenti da parte degli zognesi, il centro del monastero che venne eretto accanto ad essa. La licenza vescovile di costruzione del convento è datata 25 aprile 1495. La chiesa del monastero “fu ridotta a questo stile moderno nel 1820”: Possiede tre cappelle per lato e una cappella maggiore, dietro al quale sta il coro delle religiose. “La struttura esterna della Chiesa si presenta ancora col gusto del Seicento”. La struttura esterna dell’antico coro, con le sue solide pietre scheggiate ad ambi i lati, offre l’idea di un’antica torre trecentesca incorporata nel complesso del monastero, ma ben visibile per chi sale lungo la via XI febbraio, olim “Via delle Monache”.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Durante le Giornate FAI di Primavera gli iscritti potranno varcare, nel massimo rispetto e silenzio, il portone che affaccia sulla stretta via XI febbraio ed entrare, in punta i piedi, negli ambienti claustrali. Al di là della visione del chiostro realizzato fra fine ‘400 e primi ‘500, del coro delle religiose, del parlatorio vecchio e del parlatorio nuovo, della chiesa di Santa Maria con l’Annunciazione di Vincenzo Angelo Orelli, faremo la conoscenza con un’esperienza di vita. Ricordiamo che le terziarie regolari francescane sono religiose claustrali che vivono in monasteri sui iuris e seguono la regola del Terzo ordine regolare di San Francesco TOR: in via del tutto eccezionale ci incontreranno, ma con gruppi rigidamente contingentati per rispettare la regola di vita scelta. Non sono consentite prenotazioni e i gruppi verranno formati 15 minuti prima della partenza di ciascuna visita, senza la possibilità di sostare in coda nei pressi del Monastero.l

 

INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI CON POSSIBILITÀ DI ISCRIVERSI IN LOCO

 

In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

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