Accanto ai tradizionali esami strumentali, ancora di fondamentale importanza diagnostica, come le radiografie standard e l’ecografia, la moderna medicina si avvale di altri esami di approfondimento che sono principalmente: la Tomografia assiale Computerizzata(TAC), la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) e la Tomografia a Emissione di Positroni (PET). La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) é una metodica radiologica che, utilizzando radiazioni di tipo X (esattamente come quelle delle semplici radiografie), é in grado di ricostruire delle sezioni del corpo anche al di sotto del millimetro, grazie all’utilizzo di programmi informatici particolari. La durata di una TAC varia a seconda della parte del corpo esaminata e dal tipo di sospetto diagnostico che si vuole confermare. In ogni caso la durata copre un arco temporale che oscilla tra i 4 e i 10 minuti. Per fare la TAC è preferibile che il paziente rimanga a digiuno per almeno sei ore prima dell’esame.
La TAC può essere eseguita con o senza l’iniezione di mezzo di contrasto.
L’iniezione del mezzo di contrasto agevola la visualizzazione di alcuni dettagli utili per l’esame, come arterie, vene, linfonodi, parenchimi. Per la sua somministrazione è necessario che il medico di medicina generale compili un modulo di autorizzazione e sottoponga il paziente ad un prelievo ematico per determinare il dosaggio della creatinina ( esame che determina la funzionalità renale).
Dal momento che questo esame impiega raggi X, esistono controindicazioni della TAC per le donne in gravidanza, specie se l’area da indagare è l’addome. In questi e in altri casi (per esempio nei bambini), in cui è importante evitare l’esposizione a radiazioni ionizzanti, si preferisce ricorrere alla Risonanza Magnetica o all’Ecografia.
La Risonanza Magnetica Nucleare è un esame che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando un campo magnetico e onde a radiofrequenze. E’ diversa dalla TAC perché non usa raggi X ed è quindi innocua. La risonanza magnetica consente di visualizzare lo scheletro e le articolazioni ma anche gli organi interni. Per questo è utilizzata per diagnosticare una grande varietà di condizioni patologiche. Il macchinario di risonanza magnetica più diffuso è costituito da un cilindro lungo 1,5 metri e largo 60 o 70 cm di diametro a seconda delle apparecchiature. È aperto alle due estremità, quindi c’è luce e aria. Nel cilindro viene fatto scorrere un lettino su cui è sdraiata la persona. La durata varia dai 20 ai 60 minuti a seconda dei distretti corporei da analizzare. Esistono anche macchinari aperti, (aperti ai lati) utili soprattutto per le persone che soffrono di claustrofobia o in sovrappeso, che sarebbero quindi scomode nella RMN chiusa. La risonanza magnetica è un esame innocuo ma non può essere effettuata su pazienti portatori di protesi metalliche valvolari, o vascolari, o schegge metalliche mobili. In pazienti portatori di protesi metalliche fisse (es. d’anca, o ginocchio) o chiodi e viti per frattura o protesi dentarie per ortodonzia, la possibilità di esecuzione dell’esame è legata alla parte del corpo da studiare (che deve essere lontana dalle protesi che disturbano l’immagine) e ai materiali di cui è composta la protesi. E’ controindicata anche in portatori di pace maker.
La tomografia a emissione di positroni (PET) è una tecnica diagnostica di medicina nucleare che prevede la somministrazione endovenosa di glucosio radioattivo. E’una metodica utile soprattutto per individuare neoformazioni tumorali o metastasi. Tutte le cellule del nostro organismo utilizzano glucosio per il loro metabolismo; le cellule tumorali hanno un metabolismo molto accelerato per cui utilizzano molto più glucosio. Le formazioni tumorali si evidenziano quindi con zone di iperaccumulo di glucosio radioattivo.
Per eseguire la PET è necessario il digiuno da cibi zuccherati da almeno sei ore. È preferibile astenersi dall’attività fisica intensa nelle ore precedenti l’indagine. È bene inoltre assumere abbondanti liquidi (acqua, tè non dolcificato eccetera) per ottenere una buona idratazione.
Il tempo per eseguire l’indagine vera e propria varia tra 20 e 30 minuti.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario