Il Pm Emanuele Marchisio della Procura di Bergamo ha dato una svolta nelle indagini per il giallo, iniziato il 13 febbraio scorso a Sarnico con la sparizione di Franco Fiorini, 45enne di origini sarde, scomparso dalla sua casa di via Falecchio a Sarnico dalla prima mattina del 13 febbraio.
Tra le varie ipotesi non si esclude nemmeno la pista dell’omicidio. Quella mattina, tra le 7,50 e le 8,30 aveva ricevuto al visita del figlio Federico che si stava recando a scuola. Il figlio ha raccontato agli inquirenti che il padre era in pigiama e stava preparandosi un caffè e non era parso per nulla nervoso; aveva chiesto al figlio di non far rumore perché in camera aveva una signora. Questo l’ultimo incontro certo: da allora l’uomo era sparito e aveva lasciato il portafoglio vuoto, il cellulare spento e tutti i suoi documenti in vista sul tavolo della cucina di casa. Gli inquirenti hanno appurato che nella serata di venerdì 12 febbraio il Fiorini era in auto con un’amica attorno alle 23 aveva raggiunto Sarnico e mentre si immetteva in auto in via Foppe dall’area dell’ufficio postale, per arrivare al suo appartamento, si era scontrato con un’Opel Meriva alla guida della quale vi era un 46enne di Sarnico. Questì è poi risultato essere amico della donna che si trovava in auto con il Fiorini e addirittura sarebbe risultato essere invaghito proprio di quella donna. Il furgoncino del Fiorini, danneggiato dall’incidente, non poteva viaggiare e così lui e la donna sarebbero stati accompagnati a casa in via Falecchio proprio dal 46enne. I due uomini si erano dati appuntamento la mattina dopo alle 8,30, per la constatazione amichevole dell’incidente, vicino al parcheggio delle Poste. Ma Fiorini era svanito nel nulla e sarà proprio l’autista della Meriva a condurre poco dopo la donna, un’italiana residente nell’hinterland di Bergamo, alla stazione dei treni di Palazzolo per il rientro in città. Gli inquirenti vogliono capire perché a fine marzo il 46enne proprietario della Meriva ha deciso di rottamarla. Le indagini continuano con una nuova pagina nella quale c’è scritta l’ipotesi di omicidio.