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Maltempo Edolo

Fiume Oglio in piena, Edolo senza acqua potabile

L’acqua incessante delle ultime 24 ore ha creato numerosi problemi nelle valli laterali della Vallecamonica, con i torrenti che si sono ingrossati aumentando di almeno tre volte la portata del fiume Oglio. A Edolo c’è stato il blocco della fornitura di acqua potabile per qualche ora per uno smottamento di materiale dal monte Faeto in una vasca di accumulo; a Incudine e Vione smottamenti di massi sulla 42; a Forno d’Allione interrotta al ferrovia per materiale sui binari.

Il forte maltempo delle ultime 24 ore ha creato allarme un po’ ovunque, da nord a sud della Vallecamonica: a Incudine e Vione sulla statale 42 si sono verificate alcune microfrane che hanno richiesto interventi immediati per garantire la viabilità. A Forno d’Allione sui binari della ferrovia a sud della zona industriale il materiale trasportato dall’acqua torrentizia dai versanti sovrastanti ha bloccato la circolazione dei treni. L’episodio più acuto si è avuto a Edolo dove uno smottamento dal monte Faeto ha fatto precipitare in una vasca dell’acquedotto comunale terriccio e foglie: per alcune ore l’acqua potabile non è stata erogata ad una parte del paese, mentre si sono messi al lavoro oltre 40 persone tra squadre di tecnici, Protezione civile e amministratori comunali per risolvere il problema. Anche l’acquedotto S. Sebastiano in via della Costa è stato svuotato, completamente sanificato e quindi di nuovo riempito d’acqua potabile. Nel frattempo è stato attivato un servizio di autobotti. Nel pomeriggio è stata aperta la sala operativa del Gicom presso la Comunità Montana di Vallecamonica che ha provveduto, in collegamento con la Protezione Civile dell Provincia di Brescia, al monitoraggio di tutti i fenomeni segnalati ed al coordinamento di 40 gruppi di Protezione civile con l’allertamento di circa 300 volontari. L’asta del fiume Oglio, con i ponti, è stata monitorata dai tecnici dell’ufficio territoriale regionale del Genio civile. Il responsabile della Protezione Civile della Comunità Montana di Vallecamonica, direttore dell’Ufficio foreste e bonifica montana, Gianbattista Sangalli, ha effettuato continui sopralluoghi, verificando anche il tombotto di scarico dell’acqua proveniente dalla zona industriale di Forno d’Allione, molto scura, finita nell’Oglio, dopo aver attraversato la zona industriale, l’isola ecologia e la ferrovia. Allo stato delle cose non è dato sapere il motivo della sua improvvisa colorazione scura ben evidente rispetto al colore limaccioso delle acque dell’Oglio. A Costa Volpino, poco prima di immettersi nel lago, l’Oglio è cresciuto di 2 metri in altezza rispetto ai giorni scorsi, con una portata di metri cubi al secondo vicino alla soglia critica. Regione Lombardia in serata ha diramato il codice rosso per rischio meteorologico nella fascia pedemontana regionale.

 

 

 

 

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