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Filo di ferro taglia la pista di enduro

Un ragazzo di 16 anni, pilota di enduro di Costa Volpino, sabato 11 febbraio nel pomeriggio, mentre si allenava in sella alla sua moto, è finito contro un filo di ferro teso tra due alberi a un’altezza di circa un metro lungo l’argine del fiume Oglio tra Rogno e Costa Volpino.

Il ragazzo ha riportato diversi lividi al torace e alle braccia ma non ha avuto altre conseguenze e solo per una fortunata coincidenza ha evitato il peggio. Il ragazzo stava aspettando alcuni amici e prima di iniziare l’allenamento aveva deciso di compiere al contrario e a velocità ridotta il circuito ricavato nella zona: se avesse invece percorso come al solito la pista secondo senso consueto, il grosso filo di ferro lo avrebbe colpito al collo con esiti ben diversi. Chi ha teso il filo potrebbe averlo fatto tra giovedì e venerdì, e i motociclisti dell’Alto Sebino azzardano due ipotesi: o si tratta di una bravata, compiuta da qualche incosciente che non ha pensato alle potenziali conseguenze, oppure si tratterebbe di una vera e propria azione compiuta da chi non accetta che le moto da enduro e da cross circolino sull’argine del fiume Oglio. Il circuito che si snoda in questa zona tra i territori dei due Comuni bergamaschi non è regolamentato, ma è da anni viene liberamente utilizzato per gli allenamenti dagli atleti e dagli appassionati delle due ruote. Essendo lontano dai centri abitati, il rumore delle moto può però infastidire i pedoni e i ciclisti che percorrono la vicina pista ciclabile. Carlo Carrara, presidente del Moto Club Costa Volpino, che annovera tra le sue fila un dei grandi campioni dopo un sopralluogo intende segnalare ufficialmente l’accaduto perché si prendano le misure opportune. I genitori del ragazzo, dal canto loro, hanno annunciato che sporgeranno denuncia contro ignoti.

 

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