I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Chiari hanno arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e continuato, in concorso tra di loro, 4 soggetti extracomunitari, 3 di nazionalità kosovara, tra i 29 e i 34 anni, clandestini in Italia e senza fissa dimora, già censurati per reati contro il patrimonio e contro la persona, ed un ragazzo 24enne di origine albanese, residente a Romano di Lombardia.
I 4, in concorso tra di loro, nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 maggio hanno compiuto un furto aggravato nella sala giochi “Just” di Selvazzano Dentro, in provincia di Padova, PD, asportando dal suo interno l’apparecchio cambiamonete; dopo averlo caricato su una vettura Ford Fiesta rubata poco prima, in mezzo ai campi lo hanno aperto ed hanno asportato circa 4 mila euro, fuggendo subito dopo con il bottino in autostrada direzione Brescia. I Carabinieri di Chiari, già impegnati in una vasta attività di indagine su una serie di analoghi reati commessi nelle province di Brescia e Bergamo, nel frattempo erano stati informati dalla Centrale operativa dei Carabinieri di Padova ed avendo intuito, dalla descrizione del modus operandi dei malviventi, che poteva trattarsi della banda già conosciuta, si sono portati lungo la direttrice autostradale all’altezza del casello A4 di Brescia centro, riuscendo così a intercettare l’autovettura in uso ad uno dei malviventi sulla quale viaggiavano i 4 di rientro dalla razzia notturna. Il servizio di pedinamento si protraeva fino al comune di Calcio dove venivano sorpresi tutti e 4 i soggetti intenti a parlare tra di loro. Alla vista dei Carabinieri il quartetto si disperdeva allontanandosi repentinamente e costringendo i militari ad un breve inseguimento a piedi per le vie limitrofe che si concludeva dopo poco con la cattura di 3 dei 4 soggetti. Uno dei kosovari, domiciliato a Calcio, accortosi per tempo dell’arrivo delle Forze dell’Ordine, riusciva a sfuggire momentaneamente alla cattura guadagnando l’ingresso del proprio portone condominiale con in spalla uno zainetto di colore celeste risultato poi contenere la refurtiva. I Carabinieri hanno quindi effettuato un’accurata perquisizione domiciliare trovando nella camera matrimoniale, all’interno di un armadio, ben occultato tra i vestiti, lo zaino ricercato con all’interno tutta la refurtiva, composta da monete da uno e due euro, chiaramente riconducibile al furto in danno della sala giochi di Selvazzano. Tra le monete, vi erano anche 3 chiavette universali del tipo di quelle utilizzate per l’apertura delle apparecchiature cambiamonete/videopoker. Tutto il materiale è stato sequestrato insieme ai soldi e a diversi capi d’abbigliamento utilizzati al momento del furto. Durante la perquisizione personale e dell’auto sono stati trovati diversi altri vestiti e telefoni cellulari usati per comunicare principalmente in modalità dati per sfuggire alle intercettazioni degli investigatori. Gli arresti della banda sono stati convalidati dal Gip del Tribunale di Bergamo