Un’esercitazione tenutasi sulle montagne intorno a Borno ha permesso di perfezionare la tecnica d’intervento in una delle situazioni che potrebbero verificarsi all’improvviso
“La prima neve, tanta voglia di metterci in gioco. Quella cresta che tenevamo d’occhio da molto tempo, a giudicare da sotto, sembrerebbe in buone condizioni. Inizia così la nostra avventura in questa fredda giornata d’autunno. Il terreno però appare da subito insidioso, complice il vento che ha accumulato la neve solo su alcuni versanti, lasciando affiorare in parte la roccia e rendendo delicata la progressione.
L’allenamento c’è e siamo affiatati, dopo le innumerevoli vie collezionate durante la stagione estiva. Guadagniamo velocemente quota e buona parte dell’itinerario è già alle nostre spalle. Poi qualcosa va storto: le grida del compagno, la corda che va in tiro… in un attimo tutto cambia. Devo mantenere la calma e valutare l’accaduto. Facile dirlo… il socio è scomparso dietro lo spigolo, con un urlo accompagnato dal rumore di ferraglia. Non riesco a vederlo. Però lo sento imprecare (ed è già qualcosa). Un’asola per bloccare la corda, la mano che cerca il cellulare nella tasca del piumino. Speriamo almeno ci sia copertura. La nebbia… quella proprio non ci voleva adesso…”
Potrebbe sembrare il racconto di una salita andata male: stavolta, per fortuna, è solo una finzione. Si tratta dello scenario di una simulazione di soccorso, proposta nei giorni scorsi ai soccorritori della V Delegazione Bresciana del Soccorso alpino, sulle montagne di Borno, nella Conca del Moren. Una ventina i volontari impegnati, ognuno con ruoli diversi. Molteplici gli aspetti che hanno caratterizzato la giornata. A disposizione c’era anche un elicottero di Regione Lombardia, grazie a un’apposita convenzione che riguarda la ricerca di dispersi e il trasporto in quota dei soccorritori, che ha permesso di velocizzare i tempi. Una volta raggiunti i due alpinisti che interpretavano come figuranti persone in difficoltà, i soccorritori hanno potuto decidere la strategia per la messa in sicurezza della scena e il conseguente intervento tecnico-sanitario. Uno dei due è stato poi trasportato in barella con varie tecniche fino ai mezzi fuori strada.