Massimo allarme in Valfurva per la frana del Ruinon dopo che una massa di sassi e macigni si era abbattuta poco prima delle 5.00 di questo martedì 20 agosto sulla strada provinciale tra Sant’Antonio e Santa Caterina Valfurva.
La strada a quell’ora era ancora chiusa: avrebbe dovuto riaprire dalle 7.00 alle 21.00. La frana ha abbattuto la barriera laterale formata da geoblocchi di calcestruzzo che era stata posizionata a protezione in quel tratto della carreggiata. Santa Caterina non è isolata ma si può raggiungere solo attraverso il passo Gavia o la strada sterrata di emergenza che è percorribile solo da mezzi fuoristrada e autorizzati. Ora si è in attesa del vertice in Prefettura per fare il punto sulla situazione e valutare gli interventi e i tempi necessari per ripristinare la circolazione. Il Centro di Monitoraggio già presente dalla primavera su tutto il vasto fronte della frana continua a tenere sotto controllo la situazione rilevando che sono stati raggiunti livelli di spostamento mai verificatisi negli anni precedenti. Grazie alle rilevazioni di Arpa Lombardia, che a giugno aveva segnalato l’incremento della pericolosità e dei movimenti della frana, malgrado i malumori degli operatori turistici e imprenditori, erano state decise forti limitazioni al transito: ora i tempi per la riapertura sono tutti da verificare.