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Darfo 1: Piano Estate, diario d’istituto e orto nell’agenda per i prossimi mesi

Nonostante la primavera abbia tardato ad arrivare, l’anno scolastico sta già giungendo al termine. Si sa, maggio è il mese delle ultime verifiche, delle corse contro il tempo e, infine, delle progettazioni.

L’istituto Comprensivo Darfo 1 prepara il Piano Estate, accogliendo l’invito ministeriale alla progettazione di un’apertura nei mesi estivi. I corridoi del plesso si animeranno anche nel periodo più caldo, con la proposta -ovviamente volontaria – di percorsi di recupero e potenziamento didattico nei mesi di giugno e settembre, e di attività musicali e teatrali per il rovente agosto. Le proposte territoriali per il mese di luglio saranno inserite nel Piano Estate, perché – lo ricordiamo – la scuola non è un piccolo ecosistema a sé stante ma è inserita in una realtà più ampia.

«Abbiamo affrontato l’anno di pandemia nel migliore dei modi e, nonostante le mille difficoltà, con lo sforzo e la fatica non abbiamo perso il filo conduttore che ha permesso di portare avanti le nostre attività. La scuola non si è fermata. L’estate è un’altra opportunità per le famiglie e, soprattutto, per i ragazzi» commenta la preside Cristiana Ducoli.

Accanto alle novità estive, si pensa anche al prossimo anno scolastico per il quale la scuola proporrà ancora una volta il diario d’istituto. Snellito e impreziosito dai giochi enigmistici realizzati dagli alunni stessi, il diario avrà il formato di planner settimanale. In quest’ottica la grafica diventa un sostegno all’organizzazione dello studio in quanto «gli studenti potranno avere sott’occhio l’intera settimana» spiega l’insegnante Michela Paterini.

Da settembre circa 200 alunni della primaria di Pellalepre e Darfo potranno destreggiarsi e imparare tra la frutta e la verdura degli orti che prenderanno vita nei cortili delle due scuole. L’Istituto Comprensivo ha vinto il progetto regionale ERSAF, il quale prevede la coltivazione di cinque specie, con predilezione per i prodotti locali. Durante l’anno, le dieci classi coinvolte saranno impegnate non solo in laboratori con le docenti, ma anche in attività con esperti. «L’orto didattico permette di perseguire molti obiettivi trasversali, oltre a favorire le competenze esperienziali, sociali e civiche» commenta l’insegnante Elisabetta Quetti. Non solo competenze ma anche inclusione, l’attività infatti permette di favorire l’inserimento dei bambini più fragili all’interno del gruppo classe, oltre a consentire loro di lasciare sui banchi quelle difficoltà d’apprendimento che devono affrontare quotidianamente.

Tra i cinguettii degli uccelli e le chiacchiere all’aria aperta dei bambini, risuona potente la voce del pedagogista Rousseau: sosteneva che allo stato di natura l’uomo vive in una condizione di uguaglianza e libertà.

                                      Maria Ducoli

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