L’arte contemporanea farà ancora una volta tappa sul Sebino, sicuramente non nel 2021 ma il progetto è avviato, come ha comunicato sui social l’artista italiano Lorenzo Quinn.
Le sue mani monumentali sono famose in tutto il mondo ed è ormai una tradizione il loro arrivo nel veneziano, in occasione dell’Esposizione Internazionale d’Arte. Quelle di Quinn sono opere dense di significati, come lui stesso ha dichiarato nel 2019, in occasione dell’apertura della 58^ edizione della Biennale.
«La mia arte ha sempre avuto un unico obiettivo, comunicare valori universali comuni. Condividiamo tutti gli stessi bisogni e desideri di base. Dovremmo tutti condividere gli stessi diritti sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. »
Il progetto che prenderà vita a Sulzano consisterà in due mani che sorreggono il pianeta, evitando così che affondi nel blu del nostro lago. Al centro troviamo quindi la questione ambientale e la difesa della Terra. L’opera vuole essere anche un simbolo di speranza e rinascita, essenziali in questo periodo di pandemia in cui le persone si sono dovute fermare e riprogrammare in base alle curve del contagio e ai colori delle regioni.
Le mani vogliono essere una protezione per il globo custodito al loro interno, non le responsabili della sua distruzione, concetto sul quale l’opera invita a riflettere. L’arte diventa, ancora una volta, un mezzo di comunicazione, forse uno dei più potenti per parlare delle problematiche attuali.
Maria Ducoli